ECONOMIA - 20 novembre 2025, 06:50

Biella, nuove tariffe per mensa, nidi e scuolabus: chi paga meno e chi pagherà di più

Per quanto riguarda la mensa, dal prossimo anno il costo del pasto resta quello stabilito dal gestore del servizio, ma il sistema delle fasce ISEE viene completamente rivisto.

Biella, nuove tariffe per mensa, nidi e scuolabus: chi paga meno e chi pagherà di più

Da gennaio a Biella cambiano le tariffe di mensa scolastica, asili nido e scuolabus. Il Comune ha infatti rivisto l’intero sistema delle fasce ISEE, con l’obiettivo dichiarato di tutelare maggiormente le famiglie con redditi più bassi. Il risultato? Per molti nuclei familiari le quote diminuiranno, soprattutto sotto i 20.000 euro di ISEE, mentre per chi ha redditi più alti sono previsti aumenti dovuti alla creazione di nuove fasce e a un maggior contributo richiesto nella parte finale della scala. Un intervento che l’amministrazione definisce “necessario” per far fronte a spese crescenti, dal personale alle funivie di Oropa, pur cercando di mantenere un equilibrio di bilancio e di non gravare sui cittadini più fragili.

Per quanto riguarda la mensa, dal prossimo anno il costo del pasto resta quello stabilito dal gestore del servizio, ma il sistema delle fasce ISEE viene completamente rivisto. Molte famiglie pagheranno meno rispetto all’anno precedente, mentre per chi ha redditi più alti sono previsti aumenti. 

Scendendo nel dettaglio: per tutte le famiglie con un ISEE fino a 20.000 euro la quota a carico diminuisce. Le percentuali vengono ridotte in ogni fascia: Fascia A (0–4.000 €): dal 16,67% al 14,29% con costo del pasto 1 euro; Fascia B (4.000–8.000 €): dal 33,33% al 28,57% con costo del pasto 2 euro; Fascia C (8.000–12.000 €): dal 50% al 42,86% con costo del pasto 3 euro; Fascia D (12.000–16.000 €): dal 66,67% al 57,14% con costo del pasto 4 euro; Fascia E (16.000–20.000 €): dall’83,33% al 71,43% con costo del pasto 5 euro. Pagheranno invece di più i redditi medio-alti, che con il nuovo sistema vengono suddivisi in fasce aggiuntive. Nel 2025/2026 chi superava i 20.000 euro pagava una tariffa fissa: 6 euro a pasto per tutti. Dal 2026/2027 la situazione cambia: Fascia F (20.000–24.000 €): 6 euro a pasto, con percentuale all’85,71% e non avrà nessun aumento; Fascia G (24.000–28.000 €): 6,50 euro a pasto che subirà un aumento rispetto ai 6 € dell’anno prima; Fascia H (oltre 28.000 €): 7 euro a pasto con un aumento pieno rispetto ai 6 € del 2025/2026. In pratica, più il reddito sale, più aumenta il costo del pasto. Prima c’era una sola fascia oltre i 20.000 euro; ora ce ne sono tre, con costi crescenti. Sono quindi le famiglie con ISEE sopra i 24.000 euro a subire gli incrementi più evidenti.

Dal prossimo anno, anche le tariffe degli asili nido e dei centri estivi a Biella subiranno alcune modifiche e sono state introdotte due nuove fasce. Per fare qualche esempio, le famiglie con ISEE molto basso, nella fascia A fino a 4.000 euro, pagheranno il 14,29% invece del 16,67% dello scorso anno. Chi rientra nella fascia C (8.000–12.000 euro) passerà dal 50% al 42,86%, mentre per chi ha un reddito più alto, nella fascia F (oltre 20.000 euro), la quota scende dal 100% all’85,71%. Anche in questo caso sono state introdotte due nuove fasce: la G (24.000–28.000 euro) e la H (oltre 28.000 euro). Il costo di riferimento del servizio è invece aumentato: la quota fissa mensile per i residenti passa da 330 a 385 euro, mentre la quota variabile giornaliera sale da 6 a 7 euro. Per i non residenti, la quota fissa passa da 410 a 480 euro, mantenendo la quota variabile di 7 euro. Una novità del 2026 è poi l’introduzione della tariffa opzionale per i pannolini, calcolata in base alla fascia ISEE. Per esempio, nella fascia A sarà di 2,57 euro al mese, mentre nella fascia H arriverà a 18 euro.

Anche le tariffe dello scuolabus a Biella subiranno alcune modifiche. Rispetto all’anno scolastico 2024-2025, quando le famiglie residenti erano suddivise in tre fasce di reddito, dal 2026 le fasce diventano otto. In concreto, le famiglie con ISEE più basso continueranno a pagare poco: nella fascia A, fino a 4.000 euro, la quota annuale resta di 100 euro. Le famiglie con reddito medio, invece, pagheranno importi leggermente più bassi rispetto a prima, grazie alle nuove fasce intermedie. Nota dolente per chi ha un reddito più alto che contribuirà di più, fino a un massimo di 155 euro per i residenti nella fascia H. I non residenti pagheranno 160 euro all’anno.

“E' stato faticoso mantenere gli equilibri di bilancio questo anno -commenta l'assessore al Bilancio Amedeo Paraggio – per via dell'aumento importante delle spese del personale che dobbiamo sostenere, per le funivie di Oropa e per lo Spending review. Prima di tutto per quanto riguarda il personale ci sono state assunzioni e degli adeguamenti dovuti alla revisione dei contratti che pensano 1 milione 200 mila euro sulle casse comunali. Poi dobbiamo mettere in conto 600 mila ero per la manutenzione delle Funivie di Oropa. La nostra volontà è stata quella di porre maggiore attenzione alle fasce più deboli introducendo anche nuovi scaglioni”.

s.zo.