Milioni di italiani si rivolgono agli osteopati per alleviare dolori articolari, muscolari o problemi posturali. Tuttavia, dietro il famoso “scrocchio” al collo, si nascondono rischi spesso sottovalutati, come spiega un osteopata con oltre 20 anni di esperienza, intervenendo dopo un servizio delle Iene sul tema.
Secondo il professionista, il problema principale è la banalizzazione della professione sui social: video su TikTok o tutorial online mostrano manovre cervicali complesse come se fossero facili e sicure, senza considerare le condizioni specifiche del paziente. “Persone inesperte eseguono rotazioni e trazioni sul collo senza controlli preliminari, mettendo a rischio il sistema circolatorio e vertebrale e non solo. Il problema è che molte tantissime volte ci troviamo di fronte a situazioni in cui dobbiamo intervenire per aiutare delle persone che sono state “danneggiate” da mani inesperte” sottolinea l’osteopata, anche il professionista che friziona e lava i capelli della persona con in atto una dissecazione aortica asintomatica, potrebbe per un appoggio del capo reclinato e del rachide cervicale involontariamente provocare peggioramenti ai danni già in corso nella cervicale del cliente. Quindi è facile capire come in quella situazione persone sprovviste di esperienza, di troppa leggerezza nel trattare un rachide senza alcun esame come una risonanza possano essere gli ultimi ad aver toccato e quindi responsabili di ciò che può insorgere e sarebbe magari comunque insorto nelle ore successive.
L’esperto evidenzia come la formazione sia fondamentale: non bastano pochi weekend o corsi brevi. “La mia esperienza è frutto di anni di pratica, master pediatrici e aggiornamenti costanti. La teoria da sola non basta: occorre imparare a riconoscere chi si può trattare in sicurezza, e molto importante e fondamentale è il piano di studi pregresso a quello del percorso formativo come osteopata” spiega. Inoltre, per tutelare se stesso e il paziente, collabora regolarmente con pediatri, ortopedici, radiologi e altri specialisti per escludere patologie gravi, spesso asintomatiche, come dissezioni aortiche o problemi neurocircolatori.
L’osteopata denuncia anche la concorrenza sleale: molti operatori improvvisati offrono trattamenti a pochi euro, spesso senza alcuna qualifica, attirando pazienti che, insoddisfatti o danneggiati, arrivano in studi professionali cercando cure reali. “In tempi di crisi, chi perde il lavoro spesso improvvisa trattamenti casalinghi o in palestra, ma il rischio per chi si fa trattare è concreto. Non tutti i terapisti sono uguali: professionalità, formazione e ore di pratica fanno la differenza.”
Il messaggio chiave del professionista è chiaro: prima di affidarsi a un trattamento osteopatico, è fondamentale verificare l’esperienza e la formazione dell’operatore. La sicurezza del paziente, spiega, non è un dettaglio, ma il fondamento di una pratica seria, che non può essere ridotta a un semplice “scrocchio” al collo.
Benessere e Salute - 20 novembre 2025, 10:07
L'Osteopata Paolo Zilvetti: “Mai banalizzare, le mobilizzazioni vanno sempre fatte in sicurezza” FOTO
L’esperto evidenzia come la formazione sia fondamentale: non bastano pochi weekend o corsi brevi
L'Osteopata Paolo Zilvetti: “Mai banalizzare, le mobilizzazioni vanno sempre fatte in sicurezza”