ATTUALITÀ - 18 novembre 2025, 15:30

Guglielmo Loy conclude i lavori del convegno “Le malattie professionali: una responsabilità condivisa”

Guglielmo Loy conclude i lavori del convegno “Le malattie professionali: una responsabilità condivisa”

Cosa sono le malattie professionali? Come si possono prevenire? Quali tutele sono previste? Chi se ne occupa? Queste le domande a cui il convegno “Le malattie professionali: una responsabilità condivisa”, tenutosi a Biella il 13 novembre, ha cercato di rispondere.

L’incontro, promosso dal Comitato consultivo provinciale Inail che ha co-progettato l’iniziativa con la sede di Biella, si è svolto presso l'Aula Magna dell'Ospedale degli Infermi, messa a disposizione dall'Asl di Biella che ha anche concesso il suo patrocinio, segno di interesse e sensibilità nei confronti di un fenomeno che nell’ultimo quinquennio, a livello nazionale e regionale, vede un incremento del numero di denunce riscontrabile anche nel Biellese, territorio in cui prevale il contesto produttivo tessile, dove dal 2023 al 2024 le domande di riconoscimento di malattia professionale sono passate da 50 a 59.

Obiettivo della giornata era innanzi tutto approfondire come interagiscono i diversi attori nell’ambito dell’Asl e dell’Inail, nel riconoscere, trattare e soprattutto prevenire “un fenomeno silenzioso che presenta il conto a distanza di tempo”, come è stato definito dai relatori, che risulta non essere ancora adeguatamente rappresentato sia nelle statistiche Inail che in quelle dei Servizi di Prevenzione delle ASL. Il convegno si è aperto con i saluti di Roberto Ruffato, vicepresidente del Co.co.pro. biellese e del Direttore Sanitario dell’Asl Biella Alessandro Girardi. I lavori hanno preso avvio esaminando il ruolo dello Spresal e del medico competente nella trattazione delle tecnopatie grazie agli interventi di Marta Terzi, Direttrice dello Spresal Asl Biella e dei medici competenti Marilia Ramirez e Alberto Pollone, e sono proseguiti presentando l’iter amministrativo e sanitario dell’Istituto, a cura rispettivamente di Matteo Botta, direttore territoriale Inail Vercelli-Biella, e di Raimondo Casini, dirigente medico Inail presso la sede di Biella.

La giornata di studio è proseguita con una Tavola rotonda moderata da Silvia Berra, responsabile Ambiente Sicurezza Sostenibilità presso l’Unione Industriale Biellese, a cui hanno presso parte rappresentanti dei medici competenti, degli RSPP, degli RLST, dei datori di lavoro e dello Spresal. “La giornata di studio e riflessione sulle malattie professionali, organizzata dal Comitato consultivo provinciale di Biella, insieme alla Direzione territoriale, alla Sede ed alla Direzione regionale, ha una notevole valenza per l’analisi del fenomeno tecnopatico con riferimento all’andamento delle denunce di malattia professionale e del loro accoglimento, ma anche con riferimento alla sensibilizzazione nei confronti di lavoratrici, di lavoratori e delle imprese affinché emergano sempre più i casi che sfuggono alla tutela” ha dichiarato Guglielmo Loy, Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza a conclusione dei lavori.

“L’aumento che si registra nelle denunce di malattia professionale – ha aggiunto Loy - è da accogliere con favore in quanto testimonia un’attenzione maggiore a questo fenomeno, ma è essenziale, al contempo, la conoscenza dei luoghi dove si incontrano lavoratrici/lavoratori ed imprenditori ed artigiani per l’analisi dei processi che possono portare all’insorgenza di una patologia lavoro-correlata. Il Consiglio di indirizzo e vigilanza sottolinea da tempo la necessità di rafforzare la funzione sanitaria dell’Istituto nelle sue articolazioni territoriali e di individuare le modalità per affrontare il tema della disomogeneità di riconoscimento dell’origine professionale delle malattie nei vari territori”.

Domenico Princigalli, Direttore regionale Inail Piemonte, ha ringraziato ancora una volta il Co.co.pro, la Direzione territoriale, la sede di Biella e tutti i relatori che hanno animato il dibattito con i loro contributi. “Ci hanno offerto un esempio importante di approfondimento sul tema attualissimo delle malattie professionali – ha sottolineato Princigalli - rendendoci ancora più consapevoli che occorre intensificare le attività di informazione e di sensibilizzazione per favorire l’emersione delle «malattie professionali perdute» e garantire così a tutti omogeneità di tutela e il riconoscimento del diritto alla salute”.

Paola Bocchio, Presidente del Co.co.pro. di Biella ha infine evidenziato come “il convegno sia nato da un lavoro attento in seno al Comitato di Biella, dall'analisi dei dati e, soprattutto, da un’attenta valutazione su cosa il Comitato poteva progettare in accordo con Inail al fine di rendere la prevenzione e l’informazione uno strumento di prossimità agito anche dall'Istituto. Si è giunti quindi alla condivisione che fosse importante e necessario affrontare il tema delle malattie professionali, per rendere più chiaro in tutti i suoi aspetti l'iter sanitario e amministrativo, ma anche per ragionare insieme su come poter prevenire il fenomeno. Il convegno è il frutto anche di una sinergia importante non scontata di tutti gli attori territoriali che si occupano di sicurezza e anche della disponibilità dell'Istituto".

c. s. INAIL Biella g. c.