ATTUALITÀ - 16 novembre 2025, 06:50

Qualità dell'aria: migliorano gli indicatori, ma restano criticità. Nel Biellese livelli nella norma

“Le misure adottate negli ultimi anni stanno dando risultati concreti, ma serviranno ulteriori sforzi per rispettare i nuovi limiti europei”.

Qualità dell'aria: migliorano gli indicatori, ma restano criticità. Nel Biellese livelli nella norma

È stato pubblicato il nuovo report “Uno sguardo all’aria 2024”, il bilancio annuale sulla qualità dell’aria nella regione. Il documento conferma un trend di miglioramento complessivo rispetto agli anni precedenti, pur evidenziando criticità persistenti in alcune aree urbane e nei mesi invernali, quando la circolazione atmosferica è più sfavorevole alla dispersione degli inquinanti.

Secondo quanto riportato da Arpa Piemonte, nel Biellese, come in gran parte del Piemonte nord-orientale, i valori medi annuali di PM10 (polveri sottili) sono rimasti entro i limiti di legge, con livelli generalmente più bassi rispetto alle grandi aree metropolitane. Il 2024, tuttavia, è stato caratterizzato da un clima anomalo: il quarto più caldo dal 1958 e anche tra i più piovosi (+45% di precipitazioni rispetto alla media), condizioni che hanno in parte favorito la riduzione delle concentrazioni di particolato ma che non hanno eliminato gli episodi di accumulo nei mesi di gennaio, marzo e dicembre.

Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO₂), gas legato soprattutto al traffico veicolare, i dati regionali mostrano un ulteriore calo delle concentrazioni, con il valore limite annuale rispettato in quasi tutte le stazioni, comprese quelle piemontesi di fondo urbano. In provincia di Biella, le medie registrate rientrano pienamente nei valori di riferimento europei.

Situazione più complessa per l’ozono (O₃), inquinante tipicamente estivo: anche nel 2024 si sono verificati diversi superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute, sebbene in calo rispetto alle annate più critiche. L’andamento, precisa Arpa, è fortemente influenzato dalle condizioni meteorologiche e dall’intensità della radiazione solare.

Nel complesso, la relazione 2024 conferma che la qualità dell’aria in Piemonte è in costante miglioramento, ma richiede ancora interventi strutturali per adeguarsi ai nuovi standard fissati dalla Direttiva europea 2024/2881, che dal 2030 imporrà limiti più severi per PM10, PM2.5 e NO₂.

“I dati confermano il miglioramento della qualità dell’aria, ma la strada per raggiungere livelli non più nocivi per la salute resta impegnativa” – ha commentato Alessandro Sicchiero, consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Torino.
Anche Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, ha sottolineato che “le misure adottate negli ultimi anni stanno dando risultati concreti, ma serviranno ulteriori sforzi per rispettare i nuovi limiti europei”.

Il report completo “Uno sguardo all’aria 2024” è consultabile sui siti ufficiali di Arpa Piemonte e della Città Metropolitana di Torino.

Redazione, G. Ch.