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EVENTI | 03 novembre 2025, 16:09

Salussola celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate, Chioda: "Ricordare i caduti significa difendere oggi la pace e la libertà” FOTO

La cerimonia si è svolta ieri con la partecipazione dei Comuni di Zimone e Dorzano.

Salussola celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate, Chioda: "Ricordare i caduti significa difendere oggi la pace e la libertà”

Salussola celebra l’Unità Nazionale e le Forze Armate, Chioda: "Ricordare i caduti significa difendere oggi la pace e la libertà”

Ieri domenica 2 novembre, a partire dalle 9.30, Salussola Monte ha ospitato la tradizionale cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, nonché per l’anniversario della fine della Prima guerra mondiale. L'evento ha visto la partecipazione dei Comuni di Zimone e Dorzano.

Il sindaco Manuela Chioda esprime il proprio ringraziamento ai colleghi di Dorzano e Zimone, alle associazioni locali, alla parrocchia, agli Alpini, ai Carabinieri, ai combattenti e reduci e al corpo bandistico che ha accompagnato la cerimonia.

Nel suo intervento ufficiale il primo cittadino  ha sottolineato il valore condiviso di una giornata «che unisce memoria, gratitudine e impegno per il futuro». «Il 4 novembre 1918 – ha ricordato Chioda – rappresenta una data spartiacque nella storia d’Italia: il giorno in cui ebbe fine la Prima guerra mondiale e si consolidò l’unità nazionale». Per la prima cittadina, ricordare questa giornata significa andare oltre la semplice ricorrenza militare: è «un invito a riflettere sul prezzo altissimo pagato da milioni di italiani, sulle sofferenze nei campi di battaglia e sulle famiglie spezzate da un conflitto che segnò un’intera generazione».

Il sindaco ha ricordato che il livello di pace mondiale è oggi «il più basso dalla Seconda guerra mondiale», con 59 conflitti in corso e milioni di persone coinvolte. Ha poi fatto riferimento alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, dove «la fame viene usata come arma e i bambini sono tra i più colpiti», e alla guerra in Ucraina, che «continua a distruggere infrastrutture e a mettere a dura prova la popolazione civile». Per questo, ha aggiunto, «commemorare i caduti oggi significa anche riflettere sul valore della pace e sulla nostra responsabilità di difenderla e promuoverla, non solo per noi, ma per chi vive ancora sotto le bombe».

Chioda ha poi voluto sottolineare il ruolo delle Forze Armate italiane, protagoniste della giornata: «Questa festa – ha detto – assume oggi un significato ancora più profondo: non solo memoria del passato, ma riconoscimento a chi, in divisa, continua a servire il Paese con coraggio e dedizione». In chiusura, la sindaca ha voluto lanciare un messaggio di speranza e unità: «La libertà e il benessere che celebriamo sono frutto di sacrifici e non possono essere dati per acquisiti: vanno custoditi e rinnovati ogni giorno, per costruire un mondo più giusto e solidale». E ha concluso la cerimonia con le parole:
«Viva la libertà e viva l’Italia!»

s.zo.

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