Music Cafè - 26 ottobre 2025, 08:00

Riascoltati per voi: The Verve - A Northern Soul (1995)

Riascoltati per voi: The Verve - A Northern Soul (1995)

Benvenuti con un nuovo episodio con la rubrica “Riascoltati per voi”.  In questo trentottesimo appuntamento, il nostro viaggio farà tappa nell’Inghilterra di metà anni ’90, quando il brit-pop dominava le classifiche e le band spuntavano come funghi. Tra le tante, ce n’era una che sembrava diversa da tutte le altre: più cupa e molto più vicina a certe atmosfere psichedeliche che alle canzonette da classifica. Sto parlando dei The Verve e del loro secondo album, uscito nel 1995: “A Northern Soul”.

Ascoltare “A Northern Soul” è come fare un giro sulle montagne russe: ci sono brani esplosivi e aggressivi che alternano momenti più intimi e dolorosi. La produzione è ruvida, quasi sporca, ma è proprio grazie a quella sincerità sonora che risulta essere così tanto autentico. Non è un album che ti coccola: bensì ti scuote, ti mette davanti a emozioni forti, ti chiede di essere ascoltato davvero.

 

All’interno dell’album, si può ascoltare una scaletta di brani intensa, senza veri e propri singoli da hit parade, ma sono diversi i momenti che sanno lasciare il segno. “This Is Music” è piena di grinta, “History” è una ballata struggente che anticipa lo stile più famoso della band, molto probabilmente la canzone più celebre di tutto il disco. Voglio citarvi anche “Life’s an Ocean”, con il suo basso che sembra trasportarti dentro un fiume in piena. Perfetta se vuoi perderti in un ascolto profondo. Infine, “On Your Own”, molto intima e malinconica. Il bello di questo disco è che, una volta che ti sei fatto catturare da questi brani, piano piano inizi ad apprezzare anche gli altri: “Drive You Home” (tra le più intense) oppure la title track “A Northern Soul”.

 

“A Northern Soul” sono convinto che lo si possa considerare come un disco di transizione e di conflitti interni: il cantante Richard Ashcroft e il chitarrista Nick McCabe erano in continua tensione. Non a caso, dopo questo disco i Verve si sciolsero per un breve periodo, prima di tornare, due anni più tardi, con il famosissimo “Urban Hymns” che li avrebbe resi famosi in tutto il mondo grazie a “Bitter Sweet Symphony”: una sorte di ponte tra i Verve “sperimentali” degli inizi e quelli molto più melodici e famosi di fine anni ’90.

 

Prima di farvi cullare dalle note di “A Northern Soul”, ci tengo a dirvi che questo è un album che non si fa molto apprezzare al primo ascolto, diciamo che non ti conquista per niente, bisogna scoprirlo con molta pazienza. Ma se gli dai tempo, ti mostra tutta la sua poesia e la sua bellezza nascosta. Quindi, non posso far altro che augurarvi un buon ascolto.

 

I miei brani preferiti sono: "On Your Own"; "Drive You Home”, “History” e "Life’s an Ocean".

 

Voto: 8

 

Tracce:

1) A New Decade – 4:11

2) This Is Music – 3:35

3) On Your Own – 3:33

4) So It Goes – 6:11

5) A Northern Soul – 6:32

6) Brainstorm Interlude – 5:11

7) Drive You Home – 6:41

8) History – 5:26

9) No Knock on My Door – 5:11

10) Life’s an Ocean – 5:43

11) Stormy Clouds – 5:34

12) Reprise – 6:11

Durata: 63 minuti.

Formazione:

 

- Richard Ashcroft  – voce, chitarra acustica

- Nick McCabe – chitarre elettriche, effetti, tastiere

- Simon Jones – basso

- Peter Salisbury – batteria, percussioni

Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre impressioni! Condividete con me i vostri pensieri non solo su "A Northern Soul ”, ma anche sui The Verve e sull'impatto che la loro musica ha avuto sulle vostre vite. Ogni opinione è un pezzo in più di questa grande storia musicale che ci unisce.

 

Alla prossima tappa del nostro viaggio musicale!

Andrea Battagin