POLITICA - 23 ottobre 2025, 10:00

Zappalà (FDI); "Orientamento sportivo per i giovani, dal Piemonte un modello per l'Italia"

Proposta di legge approda in Commissione: «Diamo ai ragazzi la possibilità di scoprire il loro talento e non disperderlo»

Zappalà (FDI); "Orientamento sportivo per i giovani, dal Piemonte un modello per l'Italia"

«Lo sport è molto più di una passione: è disciplina, salute, socialità e opportunità. Ma perché diventi davvero parte integrante nella crescita di un ragazzo, serve che ognuno possa trovare lo sport giusto, al momento giusto. La nostra proposta di legge vuole essere uno strumento concreto per costruire questo percorso». Così Davide Zappalà, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e primo firmatario della proposta di legge “Misure in materia di orientamento sportivo”, torna a parlare del provvedimento che ha già attirato l’interesse di operatori e istituzioni.

La proposta è stata al centro dell’audizione che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 22 ottobre in VI Commissione, con l’intervento del Presidente del CONI Piemonte e del Direttore scientifico della Scuola regionale dello sport. «Un confronto importante – sottolinea Zappalà – che ha confermato la validità dell’impostazione della nostra legge: l’orientamento sportivo non è solo utile, è necessario».

«Non si tratta solo di favorire l’attività fisica – sottolinea Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte - ma di investire nel capitale umano del nostro territorio. Ogni ragazzo che trova lo sport giusto è un ragazzo che cresce meglio, che sviluppa competenze trasversali, che sta lontano dalle dipendenze e che può scoprire una vocazione o addirittura costruire una carriera».

Un modello replicabile a livello nazionale? «Il Piemonte può aprire la strada a un modello innovativo di politiche sportive e giovanili. E possiamo farlo insieme a chi lavora ogni giorno sul campo: federazioni, associazioni, scuole, famiglie» conclude Chiorino.

Il cuore della proposta prevede l’organizzazione di giornate regionali di orientamento sportivo, da tenersi nelle prime settimane di settembre, con test motori e psico-attitudinali condotti da professionisti. «Pensiamo a un momento chiave dell’anno in cui i ragazzi, tra gli 8 e i 14 anni, stanno scegliendo a quale attività iscriversi. È proprio lì che possiamo fare la differenza, aiutandoli a individuare lo sport che meglio valorizza le loro potenzialità. E per il Piemonte è anche una grande occasione di rilancio sportivo puntando sulla nascita di una nuova generazione di atleti competitivi. Scegliere lo sport giusto, fin da piccoli, può fare la differenza tra un’attività saltuaria e un percorso verso la vittoria. L’obiettivo è anche dare al nostro territorio più possibilità di esprimere veri talenti e, perché no, futuri campioni capaci di conquistare titoli per il Piemonte» spiega Zappalà.

Un aiuto concreto anche alle famiglie: la legge prevede voucher regionali che copriranno il 50% del costo dei test, per abbattere le barriere economiche e rendere l’iniziativa accessibile a tutti. Il provvedimento punta anche a prevenire l’abbandono sportivo precoce, fenomeno in crescita soprattutto nella fascia delle scuole medie.

Nella foto Davide Zappalà al centro con, a sinistra, il presidente del Coni Piemonte, Stefano Mossino, e a destra il direttore scientifico della Scuola regionale dello Sport Piemonte, Gian Pasquale Ganzit.

C.S. Regione Piemonte, G. Ch.