C’è qualcosa di più profondo del semplice mangiare bene: c’è la storia, la memoria, l’identità. Oggi, nella RSA, tutto questo ha preso forma grazie al Menù Regionale Emilia-Romagna e alla partecipazione speciale della signora Adele Pettinati, 97 anni, residente della struttura di Occhieppo Inferiore e protagonista di una vita ricca di conquiste e passioni.
Adele ha alle spalle una carriera straordinaria: una laurea alla facoltà di legge, prima donna Capo Ufficio dell’INAM (l’attuale INPS), e in seguito Dirigente Amministrativa all’USL di Morbegno. Una donna determinata, colta, pioniera in un mondo del lavoro che solo raramente lasciava spazio alle donne in ruoli di responsabilità. Eppure, nonostante l’impegno professionale, Adele amava profondamente cucinare. “Cucinavo moltissimo, ho più di cento libri di ricette, regionali e di tutti i tipi”– Adele Pettinati.
Una passione, coltivata negli anni e riconosciuta anche in famiglia: "Una delle mie nipoti mi diceva sempre: ‘Tu nonna cucini benissimo’". Oggi non riesce più a dedicarsi ai fornelli, né alla lettura – altra grande passione – ma la sua lucidità e vivacità mentale rimangono intatte, e lo posso testimoniare personalmente mentre raccolgo le sue parole, con ammirazione. Per questo, il suo ritorno "in cucina", seppure in veste di supervisora del nostro menù emiliano-romagnolo, è stato per lei un momento emozionante.
"Oggi non dovevo cucinare tutto, per fortuna!", dice ridendo. "Dovevo solo controllare che fosse tutto a posto". E Adele lo ha fatto con grande serietà, osservando con attenzione ogni dettaglio: l’ordine della cucina, la pulizia delle attrezzature, la competenza dei cuochi, la precisione nella preparazione dei piatti. "Tutto molto in ordine, e piatti ben eseguiti", ha detto, approvando con lo sguardo attento di chi conosce profondamente ciò che osserva. La sua conoscenza della cucina emiliana viene da lontano: dai suoi genitori, che le hanno trasmesso sapori, tecniche e amore per la buona tavola.
E oggi, quel sapere è tornato a vivere con un menù ricco e gustoso. Antipasto: tagliere con piadina, salumi e formaggi tipici. Primo piatto: tagliolini con verdure e salsiccia. Secondo: scaloppine al Lambrusco . Contorno: erbette saltate in padella. Dolce: tenerina ferrarese Per rendere l’esperienza ancora più autentica, il pranzo è servito in una saletta appositamente allestita da animatori e volontari, che hanno curato ogni dettaglio per ricreare l’atmosfera conviviale e calorosa delle tavole emiliano-romagnole: colori, simboli, oggetti della tradizione per un tuffo completo nella cultura della regione. Attraverso il progetto dei Menù Regionali, si vuole non solo rendere omaggio alla varietà culinaria del Paese, ma anche valorizzare l’identità e le esperienze uniche degli ospiti.























