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Valle Elvo | 10 ottobre 2025, 06:50

Ponte del Gilino, a Mongrando 250mila euro per la rimozione. Rebus sul futuro: nuovo viadotto o guado?

A fare il punto della situazione, l'amministrazione comunale nelle parole del sindaco Teagno e del vice Coda.

ponte gilino

Ponte del Gilino, a Mongrando 250mila euro per la rimozione. Rebus sul futuro: nuovo viadotto o guado? (foto di Matteo Grandi)

Come anticipato nelle scorse settimane, la Regione ha assegnato alle province del Piemonte 35,5 milioni di euro che il Governo ha stanziato come prima tranche di interventi per i danni provocati dall’alluvione dello scorso mese di aprile. Per il Biellese si parla di una cifra pari a 4 milioni e 667.760 euro per 54 opere di somma urgenza.

Tra queste figura la somma di 250mila euro destinata al comune di Mongrando per la rimozione del ponte del Gilino, crollato nell'alveo del torrente Elvo il 17 aprile 2025 a causa della piena dell'acqua. A fare il punto della situazione, l'amministrazione comunale nelle parole del sindaco Michele Teagno e del vice Simona Coda: “Nei giorni scorsi, si è tenuto un sopralluogo programmato con le ditte incaricate allo sgombero del tronco di ponte crollato nell'alveo. Si tratta di una porzione di viadotto gravemente danneggiata che, con l'arrivo di questi primi fondi, andrà il più rapidamente demolita con la successiva rimozione dei detriti”.

Al momento non è ancora arrivata dalla Regione l'assegnazione ufficiale con le specifiche e le tempistiche precise ma molto probabilmente l'opera di demolizione sarà realizzata entro la primavera. Un ulteriore tranche di fondi (si parla di una cifra pari ad un milione di euro) sarà impiegata per la ricostruzione del passaggio stradale sul torrente. Resta da valutare se sarà un ponte identico a quello crollato o se sarà predisposto un guado per il passaggio dei veicoli.

“Sono in corso valutazioni – affermano dall'amministrazione – ma è ancora presto. Ogni decisione ufficiale sarà chiaramente adottata non appena saranno a disposizione i fondi necessari per l'opera. Tuttavia la nostra intenzione è di garantire al più presto la fruizione dei terreni agricoli ai residenti delle frazioni”.

g. c.

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