SPORT - 07 ottobre 2025, 06:50

LLS Memorial Biella, il papà di Stefano: “Vogliamo fare sognare i ragazzi come nostro figlio" FOTO e VIDEO

Biella, giovani in moto per il Memorial Stefano Sughi

C'erano ragazzi, tantissimi ragazzi, chi in sella alla moto per esibirsi, chi casco alla mano seguiva gli amici, alcuni arrivati dalla provincia, da tutta Italia, e dal mondo, domenica 5 ottobre in corso Rivetti a Biella per l' LLS Memorial Stefano Sughi, l'evento dedicato al giovane biellese scomparso due anni fa in un tragico incidente d’auto. E tanti indossavano una maglietta con una sua foto, a bordo della sua moto, di quella che Stefano amava tanto e che lo aveva portato lontano per inseguire quelli che erano i suoi sogni. E poi c'erano le spille e le magliette "LLS", famiglie, appassionati di motori, bambini. L’iniziativa, inizialmente prevista per il 14 settembre, è stata organizzata grazie alla tenacia del padre Paolo Sughi e al sostegno dell’assessore agli eventi Edoardo Maiolatesi, amico di Stefano. “All’inizio avevo deciso di annullare tutto perchè in quella data alcuni amici di Stefano del Bike Life, del movimento di cui fa parte il gruppo 24.7 FastLife al quale apparteneva mio figlio, sono andati in Grecia in occasione del campionato mondiale,” racconta il padre Paolo. “Poi sui social e fra gli amici  si è creata una sorta di sollevazione, e abbiamo deciso di farlo comunque in un'altra data. Non è facile organizzare eventi di questo tipo, tra burocrazia e responsabilità, ma Biella ci ha accolto con entusiasmo. All'evento LLS memorial hanno partecipato tutti i ragazzi che sono appena andati in Grecia capitanati dal loro mentore Peter Wassili fra i quali anche Giacomo Massimini  che si è guadagnato il secondo posto nella competizione, inoltre direttamente da Baltimora è arrivato Manny Kritikos in arte @dirtbikemanny , uno degli esponenti principali e promotore del movimento Bike Life negli Stati Uniti ”, oltre ovviamente a tantissimi Biker di Biella e di varie provincie del nord Italia come Lombardia Veneto Trentino , Liguria e Toscana.

La Bike Life è una sottocultura nata negli Stati Uniti nei primi anni Duemila che unisce ragazzi appassionati di moto da cross, quad e biciclette acrobatiche per socializzare e mostrare le loro acrobazie. “Il nostro sogno - aggiunge Paolo - è che questa disciplina venga riconosciuta come sport, e che qualcuno metta a disposizione spazi sicuri pubblici o privati e aree industriali dismesse dove i ragazzi possano allenarsi in sicurezza, divertirsi, senza creare disturbo, per organizzare eventi come quello di domenica a Biella e dell’anno scorso a Cerrione le regole sono piuttosto ferree per via della sicurezza e per svariati adempimenti burocratici , si deve rimanere al di sotto delle 200 moto  ( anche se poi di fatto abbiamo un po' sforato ) e avere spazi sicuri per chi vuole assistere da vicino alle evoluzioni delle moto  ".

"Io, in verità, ero addirittura contrario alla moto - continua Paolo -. Stefano lo seguiva più mia moglie nella sua passione. Poi ho capito che stava diventando importante per lui , era stato chiamato in un tour europeo di 15 giorni sponsorizzato da Nike, che ha toccato le città di Londra ,Amsterdam, Parigi e Berlino e così ho iniziato ad avvicinarmi anche io al suo mondo. Dopo la tragedia che lo ha portato via ho conosciuto i suoi amici, ragazzi sani, educati, che lo ricordano ogni giorno in mille modi e stanno vicino a noi con telefonate, eventi vari, video. 
Gli dedicano spesso momenti, targhe, continua a vivere con loro e per noi. Siamo quasi diventati un po' una grande famiglia. Tanti di loro li vediamo anche durante l'anno, organizziamo cene, in questi giorni abbiamo ospitato 8 di loro. Quando Stefano è mancato ho capito quanto era importante questo mondo per lui. Stava anche fino alle 3 di notte a conversare con ragazzi di 12 o 13 anni che gli chiedevano consigli sulla moto, sull'abbigliamento. Loro lo vedevano con un idolo, a quell'età è così”. Durante il Memorial è risuonata anche la canzone “LLS” di Juicy & Ryzzo, dedicata a Stefano e alle sue acrobazie, ormai simbolo dell’evento.
Quello che facciamo io e mia moglie non lo facciamo per spettacolo,” spiega Paolo, “ma per dare ai ragazzi la possibilità di ritrovarsi. È un modo per continuare qualcosa di bello e tenere viva la passione di Stefano,lo rivediamo in loro”
Papà Paolo guarda al futuro: “Stiamo pensando a una nuova edizione, se possibile di nuovo a Biella o magari a Verrone, nell’area Stellantis, o qualcosa di simile. L’obiettivo è crescere e dare sempre più spazio ai giovani che amano la moto e questo sport.”

LLS Memorial Biella, il papà di Stefano: “Vogliamo fare sognare i ragazzi come nostro figlio"

s.zo.