Nel rispetto dei diritti delle persone coinvolte e del principio di presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato e salvo ulteriori approfondimenti, considerata la fase attuale delle indagini preliminari, si comunica quanto segue.
Nelle prime ore del mattino, nelle province di Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Roma, Pisa, BIELLA, Vicenza e Macerata, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari, al termine di una complessa e articolata attività investigativa condotta dalla Compagnia di Carbonia sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, hanno eseguito una vasta operazione di polizia giudiziaria denominata “Termine”.
L’operazione ha portato all’esecuzione di 71 provvedimenti emessi su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, nell’ambito del procedimento penale n. 8258/20 DDA.
All’attività hanno preso parte oltre quattrocento Carabinieri, impegnati in un intervento simultaneo che ha interessato più regioni italiane – tra cui il Piemonte, con un’importante attività condotta anche nel territorio biellese – con il supporto dei reparti territorialmente competenti, dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna”, dei Nuclei Cinofili Carabinieri della Sardegna e dell’11° Nucleo Elicotteri di Cagliari.
Il provvedimento ha disposto la custodia cautelare in carcere per 50 indagati, gli arresti domiciliari per 9, l’obbligo di dimora per 2 e il divieto di dimora per 1. Contestualmente sono state eseguite numerose perquisizioni locali e domiciliari, delegate dall’Autorità Giudiziaria o disposte d’iniziativa, finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti, armi da fuoco e beni di provenienza illecita. Sono inoltre stati notificati 9 inviti a rendere interrogatorio, propedeutici alla valutazione di ulteriori posizioni, in conformità alla recente normativa cosiddetta “Nordio”.
Le persone coinvolte, cittadini italiani e stranieri – molti dei quali già noti alle Forze dell’Ordine – sono sottoposte a indagini, a vario titolo, per i reati ipotizzati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione di droga in concorso e porto e detenzione abusiva di armi da fuoco.
Le indagini, avviate nel gennaio 2022 dalla Procura di Cagliari e protrattesi fino al maggio 2024, hanno consentito al Nucleo Operativo della Compagnia di Carbonia di raccogliere gravi indizi circa l’esistenza di due distinte associazioni criminali radicate in Sardegna, strettamente collegate con ambienti della criminalità albanese attivi in Toscana, Veneto e, secondo quanto emerso, con ramificazioni operative anche nel Biellese.
Secondo le ipotesi investigative, la prima organizzazione, strutturata in modo verticistico, si occupava dell’approvvigionamento di stupefacenti – in particolare cocaina ed eroina – nel territorio nazionale e della loro distribuzione in Sardegna. La seconda, definita “strumentale”, sarebbe stata composta da autotrasportatori professionisti incaricati di trasportare i carichi di droga forniti dai gruppi albanesi e di gestire i pagamenti in contanti per l’acquisto delle successive partite.
La droga, accuratamente occultata all’interno dei mezzi pesanti mediante sofisticati sistemi meccanici, come doppi fondi, sarebbe stata trasportata in sicurezza lungo le principali arterie nazionali e, in alcuni casi, anche verso Paesi esteri confinanti.
Durante l’attività investigativa, protrattasi per oltre due anni, sono già stati arrestati 9 soggetti in flagranza di reato e sequestrati 88 chilogrammi di cocaina, 7 chilogrammi di eroina e 370.900 euro in contanti, somme che avrebbero alimentato ulteriormente il circuito del narcotraffico.
Di particolare rilievo è stato anche il sequestro di diverse armi, alcune delle quali classificate come “armi da guerra”, tra cui un lanciagranate modello Panzerfaust, una granata RPG e una pistola mitragliatrice Uzi. Si tratta di armi potenzialmente impiegabili per la realizzazione di operazioni criminali organizzate, come assalti a furgoni portavalori, nei quali è spesso documentato l’uso di armi pesanti per bloccare le vie di comunicazione e garantire la fuga.
Nel quadro indiziario attuale confluisce anche un ulteriore sviluppo investigativo, che avrebbe consentito di individuare i presunti responsabili del sequestro di persona avvenuto a Sant’Anna Arresi il 3 aprile 2023.
L’Operazione “Termine” rappresenta un risultato di particolare rilievo nel contrasto al traffico di droga e alla criminalità organizzata, confermando l’elevata capacità investigativa e operativa della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari e dell’Arma dei Carabinieri.
L’impegno dei militari, condotto con professionalità e senso del dovere, ha inferto un duro colpo a quella che, in base agli indizi finora raccolti, appare come una rete criminale estesa su più regioni, tra cui anche il territorio biellese, contribuendo in modo significativo alla tutela della collettività e al rafforzamento della legalità nei territori coinvolti.