Per chi si muove in carrozzina, con un passeggino o in bici, percorrere via Ivrea al di fuori del marciapiedi risulta pressoché obbligatorio. Nei giorni scorsi un uomo con disabilità motoria e dotato di carrozzina stava percorrendo via Ivrea in direzione centro, a lato della strada. Quell’area, un tempo adibita a pista ciclabile, è oggi coperta dalle strisce segnaletiche laterali, che annullano di fatto la validità dei segnali sottostanti.
All’altezza di Città Studi, l’uomo ha dovuto spostarsi all’interno della carreggiata a causa dell’impraticabilità del percorso: buche e vegetazione ostacolano il passaggio, rendendo difficoltoso e a tratti impraticabile il tragitto. Non è il solo, e se l’impossibilità di deambulazione rappresenta un ostacolo, lo sono anche arbusti, sterpaglie e cespugli che non permettono di camminare a lato nemmeno ai pedoni. Fronde che toccano il suolo e cespugli riversi oltre le pareti, impediscono ai cittadini di mettersi da parte e in sicurezza.
L’eliminazione delle barriere architettoniche, come dimostrano i recenti episodi, non sono sufficienti a mitigare gli effetti della mobilità: Biella non sembra la città ideale per il transito di carrozzine e passeggini. Se da un lato l’incuria stessa rappresenta un ostacolo fisico, sul lato della segnaletica sorge qualche incomprensione. A complicare la situazione ormai nota, vi sono alcune dissonanze fra cartelli, segnaletica orizzontale ed elementi di arredo urbano dal dubbio gusto e utilità. Corsie ciclabili coperte dalle strisce laterali, para pedoni posti al centro del passaggio, attraversamenti dalla dubbia sicurezza (e anche in questo caso l’incuria delle vie stesse), stridono con la volontà di rinnovare la città sul lato dei trasporti e della sostenibilità ambientale. Chi è costretto a spostarsi sulla strada, inoltre, affronta i rischi del traffico e spesso, come segnalano alcuni cittadini, subisce l’impazienza degli automobilisti, tra clacson e richiami a farsi da parte.
Perché la ciclabile è stata soppressa? Quali sono le priorità di manutenzione? Quali soluzioni immediate verranno introdotte per restituire percorsi sicuri ai cittadini? Barriere naturali o architettoniche?