Dal 2024 i gestori dei rifugi delle terre alte, dalla Valle Elvo alla conca di Oropa, dalla valle Cervo all’Oasi Zegna e alla Valsessera, hanno avviato una nuova iniziativa per promuovere il territorio: una tovaglietta con l’immagine dei 12 rifugi, un flyer per raccogliere i timbri delle strutture, una maglietta personalizzata e, come premio finale, braccialetti e prodotti offerti da un’azienda agricola sponsor. Coinvolti i rifugi Mombarone, Alpe Pianetti, Coda, Alpe Cavanna, Lago della Vecchia, Rivetti, Madonna della Neve, Rosazza, Monte Marca, Piana del Ponte, Ciota e Monte Barone.
A distanza di mesi, i gestori tracciano un primo bilancio.
Per Mara del Monte Barone l’esperienza è stata positiva, con diversi passaggi e quattro premi consegnati. “La maggior parte delle persone ha colto lo spirito dell’iniziativa – racconta – , ma c’è chi si è dimostrato scortese o ha cercato scorciatoie, come usare più tessere o chiedere timbri per conto di altri. C'è addirittura chi chiedeva anche se altri rifugi davano premi migliori! Non è questo il senso del progetto, che serve a promuovere il territorio e a sostenerlo. Stiamo valutando un miniregolamento più chiaro, magari un flyer nominativo".
Luciano del Rifugio Lago della Vecchia sottolinea invece il lato più entusiasmante: “Ha permesso a tanti biellesi di muoversi tra vallate diverse e scoprire luoghi che non conoscevano, dalla Vallesessera alla Valle Elvo. Lo stesso nostro collega Andrea dell'Alpe Cavanna ha girato tutti i rifugi del biellese, cosa che non aveva mai fatto. Abbiamo distribuito più di mille flyer e la tovaglietta è diventata un ricordo apprezzato, oggetto di conversazione tra i commensali. È stato un modo efficace per valorizzare il Biellese, una terra bellissima che dobbiamo continuare a promuovere”.
Anche per Claudia del rifugio Rosazza il bilancio è positivo, in questi mesi ha fatto oltre 300 timbri. Impatto positivo anche per Alessandra dell’Alpe Pianetti nota un impatto positivo: “Ha portato movimento anche da noi, che siamo più in basso, attirando anche persone non abituate alla montagna. C’è stato chi si è presentato solo per il timbro senza nemmeno salutare, e questo è avvilente, ma nel complesso il bilancio è buono. Abbiamo esaurito e poi ristampato i flyer: significa che l’interesse c’è stato. C'è addirittura chi ha fatto il giro 4 volte. Diciamo che come in tutte le cose c'è del buono e del meno buono ma c'era da aspettarselo”.
Laura del Rifugio Coda segnala invece un aspetto critico: “Ci è dispiaciuto non avere più premi per gli ultimi che hanno completato i timbri. Abbiamo cercato di supplire con regali nostri, come scaldacollo del rifugio, ma qualcuno ha fatto polemiche. Molti hanno colto il valore del progetto, per fortuna, altri invece erano interessati solo al premio. Spiace, perché lo spirito era un altro. Qualcuno entrava chiedeva il timbro e se ne andava. Vorrei vedere se in un bar una persona entra e va ai servizi senza nemmeno prendere un caffè o una bottiglietta di acqua”.