Oltre 25mila euro sono stati riconosciuti a 5 docenti precari per i ricorsi fatti contro lo Stato per il mancato riconoscimento delle ferie maturate e non pagate. A decretarlo è stato il Tribunale di Biella che ha emanato la sentenza in favore dei lavoratori e delle lavoratrici biellesi.
I soldi saranno ora accreditati direttamente sui conti correnti degli insegnanti, dopo il pronunciamento del giudice del lavoro Margherita Cerizza. La sentenza è dell’11 settembre. Tutti e cinque i docenti erano difesi, tramite la CGIL, dall’avvocato Andrea Alberto. “Un riconoscimento importante, sia sul piano economico sia su quello dei diritti negati - spiega Alessandro Marra, responsabile del comparto scuola per la Camera del Lavoro di Biella -. La causa si riferisce ad anni scolastici passati, anche di molto. I lavoratori per vedersi riconosciuti i propri diritti hanno dovuto vincere una causa e di fronte al mancato pagamento di quanto maturato, talvolta, adempiere a una ulteriore richiesta legale, l’ottemperanza, affinché lo Stato elargisse davvero quanto dovuto. Spesso molti docenti di fronte a questo labirinto giudiziario, gettano la spugna. Comprensibilmente, purtroppo”.
"Da quest’anno il Ministero dell’Istruzione - aggiunge Marra - visti gli esborsi di questi anni, per le tante cause di lavoro perse in giro per l’Italia, ha decretato che i docenti precari svolgeranno le ferie durante i periodi di chiusura della scuola mentre i colleghi di ruolo negli stessi periodi saranno ufficialmente operativi anche se a casa. Una decisione contro cui non si potrà fare alcun ricorso legale che, per l’ennesima volta, discrimina i lavoratori precari. Accanto alle nuove sentenze sul diritto alle ferie, registriamo anche le nuove sentenze che riconoscono ai precari la carta del docente che per fortuna da quest’anno verrà riconosciuta stabilmente almeno ai precari, sia con incarico fino a giugno oppure ad agosto”.