Il Brich di Zumaglia torna al centro dell’attenzione regionale. Giovedì 18 settembre inizierà, presso la V Commissione del Consiglio regionale del Piemonte, la discussione della proposta di legge per trasferire la gestione della Riserva naturale all’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore.
Si tratta di un passaggio importante per garantire al sito una prospettiva di stabilità e valorizzazione. La proposta, presentata come primo firmatario dal consigliere regionale Davide Zappalà (FdI) e sottoscritta anche da altri colleghi, è stata incardinata lo scorso 11 settembre in Commissione
"Con questa proposta vogliamo garantire al Brich di Zumaglia una gestione più stabile ed efficiente, in grado di valorizzare pienamente le potenzialità naturalistiche, culturali e turistiche dell’area", spiega Zappalà, sottolineando come l’iniziativa sia frutto di un lavoro condiviso: "Si tratta di un passaggio atteso da anni dal territorio e ora finalmente possibile grazie a un lavoro responsabile in Consiglio regionale. Il Brich è un simbolo del Biellese, un luogo identitario che merita una valorizzazione all’altezza della sua storia e delle sue potenzialità".
Sulla stessa linea la consigliera regionale Emanuela Verzella (PD), cofirmataria del provvedimento: "È un passaggio fondamentale, che permette di avviare l’iter verso l’approvazione di una legge molto attesa. La nuova collocazione gestionale consentirà di garantire maggiore stabilità e nuove opportunità di valorizzazione". Verzella evidenzia inoltre lo spirito bipartisan che sta caratterizzando il percorso: "Il fatto che la Commissione abbia chiesto di calendarizzarne a breve la discussione conferma la volontà di procedere rapidamente e con spirito condiviso, restituendo al Brich la centralità che i cittadini aspettano da tempo".
La proposta di legge non si limita al riordino gestionale: prevede anche un contributo regionale di 50.000 euro annui per il biennio 2026-2027, già coperto a bilancio, da destinare alla valorizzazione della riserva.
Nel Biellese questa scelta ampiamente auspicata rappresenta l’occasione per “restituire il Brich alla comunità” con una visione molto concreta: un parco sicuro, educativo e inclusivo, adatto a famiglie e scuole, capace di ospitare attività sportive e di diventare polo identitario e turistico del territorio. È la traiettoria emersa in questi mesi dalle voci locali — associazioni, guide e cittadini — che hanno chiesto manutenzione ordinaria stabile, percorsi fruibili e un progetto culturale diffuso che rimetta al centro il castello e la rete sentieristica. La revoca della vecchia concessione, svolta particolarmente attesa e combattuta, si è rivelata determinante per sbloccare gli oltre 200 mila euro destinati alle prime riqualificazioni e avviare un modello gestionale professionale.
Con l’attenzione della Regione e l’impegno trasversale dei consiglieri, il Brich di Zumaglia si prepara a una nuova fase.