Tutto pronto al Tennis Lab per l’ATP Challenger 50 di Biella, in programma dal 7 al 14 settembre sui campi in terra rossa di via Liguria. L’evento porterà in città tennisti di livello nazionale e internazionale e, come sottolineato oggi dall’amministrazione comunale durante la presentazione ufficiale, sarà solo il primo di una lunga serie. E tra i nomi che scenderanno in campo non poteva mancare il numero 121 nel ranking ATP, Stefano Napolitano, figlio di Cosimo e di Cristina, fratello di Nicole che insegna al Tennis Lab.
"È un’occasione straordinaria per Biella – ha dichiarato il sindaco Marzio Olivero –. È doveroso impegnarci fin da subito per riportare il grande tennis in città. Questo torneo vuole essere soltanto l’inizio di un cammino".
Sulla stessa linea anche l’assessore allo Sport Giacomo Moscarola: "La nostra è una scelta politica. Non vogliamo eventi spot, ma appuntamenti che crescano nel tempo, e così sarà per questa manifestazione. Un grazie particolare va a Cosimo Napolitano, che ha riportato il grande tennis a Biella".
L’assessore agli Eventi, Edoardo Maiolatesi, ha invece evidenziato le ricadute economiche: "Iniziative di questo livello generano un indotto importante. Portare tante persone significa riempire alberghi e ristoranti, offrendo alla città una vetrina sia nazionale che internazionale".
Un concetto ribadito anche dall’assessore Domenico Gallello: "L’obiettivo è far diventare questo un evento annuale, facendolo crescere nel tempo e magari aumentando anche il montepremi. Però, oltre all’impegno del Comune, è fondamentale il contributo dei privati e delle sponsorizzazioni. Sono certo che sarà un successo, anche grazie alla professionalità di Cosimo Napolitano, riconosciuta ben oltre i confini locali".
Quella di quest’anno sarà la 31ª edizione di un appuntamento che negli anni ha portato in Piemonte grandi protagonisti del tennis mondiale, alcuni dei quali arrivati fino ai vertici del ranking ATP. Alla guida dell’evento ci sarà ancora una volta Cosimo Napolitano, motore e anima del tennis biellese. "L'idea del torneo è nata dopo un incontro lo scorso inverno con il sindaco e poi è rimasta lì. Poi il calendario ATP in questo momento è pienissimo, perché in tutto il mondo si vuole giocare a tennis e si vuole organizzare a tennis. All'improvviso mi hanno chiamato e mi hanno detto che c'era questa possibilità. L'abbiamo presa al volo. Io ringrazio molto tutti quanti. Poi sinceramente io non sono mai stato abituato, ad avere un'assistenza è una parte pubblica così forte al mio fianco, è stata per me una situazione inusuale. Era obbligatorio partire da un ATP 50 perchè ormai il torneo era in corso, però se c'è questo impegno da parte di tutti di fare un passo per volta sempre verso una situazione più positiva, più gratificante sotto tutti i punti di vista, è un bel obiettivo". Prosegue Napolitano: "Spero che sia una ripartenza per tutto l'ambiente del tennis, che è rimasto avvelenato negli ultimi anni, è stato inquinato da persone sbagliate. Probabilmente anche io ho fatto degli errori, e spero che d'ora in avanti questa città di Biella sia di totale apertura per tutti i ragazzi delle scuole tennis di Biella, per tutti gli appassionati. Sarebbe ora per me personalmente di andare a visitare anche il torneo che fa "il collega" non "il nemico".
Alla conferenza stampa era presente anche Marco Perazzi, memoria storica del tennis biellese, che ha ripercorso i momenti più importanti vissuti sui campi cittadini. Tra i protagonisti ricordati, un nome spicca su tutti: Filippo Volandri, tre volte campione di Coppa Davis, oggi a New York, che proprio a Biella vent’anni fa iniziò la sua carriera internazionale. Volandri ha voluto inviare un messaggio di sostegno all’evento: "Sono contento che il Tennis sia tornato a Biella. Io ho un ricordo incredibile del torneo che giocai lì. Per questo voglio ringraziare Cosimo Napolitano che ha scommesso un po' su di me. Quel torneo per me è stato veramente importante, è stato un trampolino di lancio, è stato il mio primo vero successo in carriera, e per questo lo porto sempre sempre nel cuore".