A Mindelo, nell’isola di São Vincente, un piccolo quartiere chiamato Pedra Rolada sta diventando il simbolo di una rinascita possibile. Un tempo, era dilaniato dal disagio e dalla marginalità, oggi questa periferia è pronta e motivata ad accogliere un centro giovanile e culturale, dedicato a Pier Giorgio Frassati. Il progetto, intitolato “Public Happiness”, intende intrecciare l’estetica urbana locale e la funzione sociale.
Ad illustrare il progetto è padre Roberto Melis, responsabile del Centro Missionario Diocesano di Biella: “Il centro nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani uno spazio sicuro dove ritrovarsi, studiare, esprimersi, imparare un mestiere. Un luogo aperto, accessibile, costruito con materiali locali di recupero e tecniche sostenibili, grazie alla visione degli architetti di Ramos Castellano Arquitectos. Le pareti esterne saranno rivestite con oltre 2500 fusti di barili riciclati: un’installazione artistica, ma anche funzionale, che trasmette musica attraverso i colori. Infatti, ogni tonalità corrisponde a una nota musicale, per riprendere l’anima musicale di Capoverde”.
Il progetto invita a valorizzare la cultura locale e a riscoprire il senso di appartenenza. È il frutto di anni di lavoro sul territorio da parte di organizzazioni, educatori, artisti e imprenditori locali che credevano che si potesse realizzare un futuro diverso persino nelle zone più trascurate.
In questa idea comune, si inserisce anche il lavoro dell’Università di Torino, che dal 2023 ha attivato una collaborazione con l’associazione locale Espaço Jovem – ideata e condotta dal frate cappuccino Fra Silvino - permettendo a studenti italiani di partecipare a progetti di volontariato educativo e scambio interculturale, esperienze formative che rafforzano nei giovani non solo competenze e soft skills, ma anche empatia, senso civico e capacità di agire in maniera consapevole.
“La storia di Capo Verde, segnata da schiavitù, colonizzazione e sacrifici quotidiani, ha forgiato un’identità profonda, che è ancora da costruire – continua padre Roberto – “Infatti, le sfide non mancano: disoccupazione, disuguaglianze, disagio giovanile e droga. Eppure, “laddove ci sia sofferenza, c’è anche vita”, in particolare in un quartiere che, grazie ad un centro polivalente, sta tornando e può tornare a sperare”.
Al momento, un gruppo di biellesi è impegnato in questo progetto.
Sostenere “Public Happiness” significa investire nel futuro di questi giovani, aiutandoli a costruire competenze, creatività e una comunità ancora più unita. Anche una piccola donazione può fare la differenza, in quanto si contribuisce alla realizzazione di spazi educativi, attività culturali e progetti di inclusione.