LINK - 11 agosto 2025, 07:00

Vini rossi, gli abbinamenti vincenti a tavola: sinergie che regalano gioia ai sensi

Quando, con il tempo dilatato tipico delle vacanze, ci si trova a organizzare una cena con gli amici o a decidere cosa offrire per coccolare il palato e rendere ancora più speciale quella visita estemporanea arrivata così, tanto per chiacchierare e stare assieme, è importante scegliere con attenzione cosa bere.

Quando, con il tempo dilatato tipico delle vacanze, ci si trova a organizzare una cena con gli amici o a decidere cosa offrire per coccolare il palato e rendere ancora più speciale quella visita estemporanea arrivata così, tanto per chiacchierare e stare assieme, è importante scegliere con attenzione cosa bere e, parliamoci chiaro, quando si parla di vini che rimangono impressi nel tempo non si possono non menzionare i rossi che, con il loro carattere, sono capaci di valorizzare diverse tipologie di alimenti.

Ideali per pulire il palato tra un boccone e l'altro, quando si discute di pairing, il termine tecnico che inquadra gli abbinamenti tra cibi e vini, i rossi devono essere selezionati tenendo conto di svariati criteri tra cui la struttura, ossia l'insieme delle sostanze non volatili, tutte quelle diverse da acqua ed etanolo.

Chiarita questa doverosa premessa, partiamo da un grande classico come le carni.

Se il menù prevede in tavola un brasato o un piatto a base di selvaggina, l’ideale è un rosso dalla struttura importante. Tra i vini rossi con queste caratteristiche spicca un grande classico italiano, il Sangiovese, un vitigno a bacca rossa che non ha bisogno di presentazioni. Per essere certi di avere sempre una bottiglia di Sangiovese a portata di mano, ci si può affidare a un e-commerce rinomato come Tannico, considerato un punto di riferimento in Italia per gli appassionati del buon bere.

Se, invece, l'obiettivo è organizzare un brunch leggero, caratterizzato, per esempio, dalla presentazione di qualche fetta di salame e da un po' di formaggio di capra, ovviamente accompagnati con il pane, si può guardare oltre ai confini nazionali e a quello straordinario patrimonio mondiale che è l'enologia francese, prendendo in considerazione il Gamay, vitigno simbolo del Beaujolais.

Un trucco apparentemente piccolo, in realtà espediente capace di fare la massima differenza, è lasciare la bottiglia in frigorifero per qualche minuto prima di servirla in tavola; in questo modo, si mitigano i sentori erbacei tipici del vitigno, lasciando campo libero, ma con equilibrio, alle note vibranti che rendono unico questo vino.

I formaggi sono da scegliere mettendo in primo piano la media stagionatura. La loro grassezza, infatti, è protagonista di matrimoni felicissimi con vini rossi leggeri, tra cui le meraviglie che arrivano dalle Langhe.

Arriviamo alla fine del nostro piccolo viaggio gastronomico parlando degli abbinamenti con il pesce, non certo i primi che vengono in mente, ma potenziali punti di partenza per un'esperienza gastronomica che cambia la vita. 

Vitigni dalla struttura leggera sono la risposta giusta per concretizzare un equilibrio perfetto con piatti particolarmente aromatizzati, tra cui il cacciucco, che è frequente trovare nei menù dei ristoranti se si è in vacanza nella zona di Viareggio.

Per chi invece ama il sapore deciso del tonno, la scelta perfetta è un rosso dalla tannicità ridotta - il primo termine indica il senso di secchezza che si sente sulle gengive dopo aver bevuto - e dalla media intensità. Un esempio su tutti? Il Monica di Sardegna, che incanta con le sue note mediterranee tra vibrante rosmarino e sensuali spezie. 
 

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