Il Comune di Muzzano si oppone all'apertura di un Centro di accoglienza speciale a Muzzano presso gli ex Salesiani, dove ancora nel periodo estivo è stato ospitato il centro estivo. Attraverso una delibera di giunta, il sindaco Roberto Favario con gli assessori, in questi giorni ha proposto ricorso al Tar per il Piemonte contro il Ministero dell'Interno, la Prefettura e la cooperativa che gestirebbe la struttura, per chiedere l'annullamento con sospensiva del provvedimento prefettizio che porta la data del 17 luglio scorso, con cui è stata decretata l'aggiudicazione finalizzata all'affidamento del servizio di gestione di un centro di accoglienza nella struttura.
Una presa di posizione? assolutamente no, come chiarisce il sindaco Favario. "A luglio la prefettura ci ha chiesto un parere sull'apertura di un CAS presso gli ex-salesiani. Il nostro parere è stato negativo in quanto non siamo favorevoli alla collocazione di 44/48 richiedenti asilo in una sola struttura, su un solo comune. Il comune di Muzzano, unitamente ad altri della valle, con capofila l'Unione Montana Valle Elvo, da oltre 10 anni ha aderito ai programmi di accoglienza (prima SPRAR e poi SAI), dando vita ad un sistema di accoglienza diffusa in Valle Elvo".
Nonostante il parere negativo la Prefettura ha ritenuto di autorizzare comunque l'apertura di un Centro di accoglienza speciale a Muzzano. E il Comune ha deciso di ricorrere al TAR.
"Siamo convinti che la decisione non tenga conto del contesto sociale/economico/comunitario - puntualizza il primo cittadino -. Noi e i nostri legali riteniamo che i CAS rispondono a situazioni emergenziali, e dovrebbero essere autorizzati quando non vi siano altre forme di accoglienza sul territorio. Mentre la situazione in Valle Elvo e ben diversa. Come Amministrazione comunale riteniamo quindi, nell'ambito della nostra autonomia, di dover resistere a un atto di forza che viene imposto all'ente, alla comunità di Muzzano e in senso lato a tutti i comuni della Valle Elvo con i quali abbiamo da anni condiviso i progetti di accoglienza. Non a caso tutti i sindaci della Valle condividono la nostra posizione"
Per formulare prima il parere negativo alla Prefettura e per ricorrere ora al TAR l'amministrazione Favario si è affidata allo studio Avv. Cresta e associati di Torino.