Riceviamo e pubblichiamo:
“Dopo mesi di disservizi e segnalazioni cadute nel vuoto, il sindaco di Pralungo rompe il silenzio e interviene con decisione contro la gestione dell’illuminazione pubblica da parte di Enel. La situazione, definita ormai “inaccettabile” dall’amministrazione, riguarda numerosi guasti non risolti, interventi mal gestiti e gravi rischi per la sicurezza dei cittadini. Il primo cittadino ha ufficialmente trasmesso due formali solleciti a Enel nel mese di giugno coinvolgendo anche la Prefettura, alla quale finora non è giunta alcuna risposta.
“È evidente – si legge in una nota del Comune – che l’inefficienza nella gestione delle segnalazioni e la lentezza nell’intervenire su guasti anche minori hanno raggiunto livelli intollerabili.” Particolarmente critica la situazione in via Gramsci, dove l’illuminazione è rimasta accesa 24 ore su 24 per settimane intere, salvo poi essere completamente spenta dopo un maldestro intervento tecnico.
“Gli abitanti di quella via continuano a chiamare e a fermarci per strada e noi non abbiamo risposte da da dare. Hanno ragione a lamentarsi prima le luci accese di giorno e di notte, al buio: un paradosso che dimostra quanto poco si stia facendo per garantire un servizio minimo essenziale”, commenta il sindaco Raffaella Molino. Non si tratta solo di disagi: in una via isolata, un giovane è caduto con lo scooter a causa della mancata illuminazione. Fortunatamente, senza gravi conseguenze.
Ma il segnale è chiaro: “Strade buie significano maggiore rischio di furti, incidenti e aggressioni. Non possiamo tollerare oltre questa situazione. Abbiamo ancora una volta scritto ad Enel annunciando che si valuterà la sospensione dei pagamenti delle fatture riservandoci di adire per le vie legali in caso di ulteriori mancanze o incidenti correlati. In gioco c’è la sicurezza e la dignità di un’intera comunità. Enel non può pensare di lasciare un paese nell’oscurità senza conseguenze. La pazienza è finita. È tempo che qualcuno si assuma le proprie responsabilità” ha concluso il sindaco“.