COSTUME E SOCIETÀ - 26 luglio 2025, 06:50

Biella, orso in cabina: satira o cronaca?

Biella, orso in cabina: satira o cronaca? - Illustrazione di Giovanni Cavallo.

Un orso intrappolato nella cabina dell'ex funicolare del Piazzo. «GRRR», digrigna i denti come le centinaia di passeggeri che negli anni sono state vittime dei malfunzionamenti. Non solo umorismo: descrive con precisione scientifica lo stato d’animo dopo l’ennesimo blackout.

Nei giorni scorsi, il collegamento si è arreso alla prima pioggia, vittima di un cortocircuito che ha spento motori, luci e speranze di cittadini e turisti intenzionati a superare l'impresa (andarci a piedi è una passeggiata). Quando le cabine si fermano a metà corsa, il borgo storico è una collina da scalare a piedi o da raggiungere in auto. L'apertura della ZTL permettere di raggiungere l'isola: una roccaforte circondata da un fossato che allontana amici e nemici, un bel cerotto posto sulla schiena di un gigante. I clienti disdicono, i tavoli restano apparecchiati e gli incassi si fanno più leggeri, colpi ripetuti che vengono inferti anche nel clou della stagione. Anche le auto diventano un problema e ben presto, il Piazzo esaurisce la sua capienza. 

Dal 2018 – anno della riapertura dopo la lunga gestazione – l’impianto ha accumulato stop con cadenza stagionale: piove forte? Si spegne. Grandina? Resta spento. Neve? Brividi lungo le rotaie. Nell’ultimo anno i blocchi segnalati dalle cronache locali si contano più d’uno a trimestre. Il paradosso è completo: l’infrastruttura nata per alleggerire la salita e rilanciare il quartiere, finisce per azzopparlo non appena qualcosa va storto. E nel mondo costruito da recensioni e stories, bastano pochi minuti in cabina per trasformare Biella in un meme.

Ogni stop ha un prezzo: squadre tecniche mobilitate, vigili del fuoco, comunicati d’urgenza, navette improvvisate e fatturati compromessi. Finché la manutenzione resterà “a chiamata” e non “a prevenzione”, l’orso continuerà a mordere le sbarre: l'ex funicolare non è un gadget turistico, ma un servizio cittadino essenziale.

Redazione, G. Ch.