Concerti en plein air: Cartoline dall'estate biellese a cura dell’Accademia Perosi
C'è qualcosa di miracoloso nel momento in cui la musica abbandona le sale ovattate per conquistare l'aria aperta, quando i suoni si mescolano al vento della sera e le note sembrano disegnare geometrie invisibili tra le pietre antiche. A Biella, questo luglio si annuncia come un mese di rivelazioni sonore, dove la città si trasforma in un palcoscenico naturale.
Il Chiostro di San Sebastiano diventa il protagonista di una affascinante trilogia notturna. Questo cortile iconico della città custodisce nelle sue pietre una stratificazione temporale che ha del miracoloso: nato agli inizi del Cinquecento come convento dei Canonici Lateranensi, legato alla potente famiglia Ferrero, il luogo ha attraversato secoli di metamorfosi. La dominazione napoleonica ne spezzò la vocazione religiosa trasformandolo prima in caserma, poi in ospizio di carità, infine in scuola (sede dell’Accademia Perosi). Ogni funzione ha lasciato un'eco nelle sue mura, come accordi sovrapposti di una sinfonia architettonica.
Il 18 luglio, le candele danzeranno con gli archetti del Quartetto Delirium, creando quel fenomeno ottico-musicale dove la fiamma e il suono sembrano nascere dalla stessa sorgente di energia: “Quartetto a lume di candela”. È la magia dell'intimità collettiva, quella che solo certi luoghi sanno offrire, spazi che hanno imparato ad accogliere ogni forma di umanità.
Ma è il 24 che riserva la sorpresa più teatrale: "Renoir c'est moi" promette di essere un viaggio nel tempo e nello spazio, dalla New York degli anni Ottanta ai saloni parigini dell'Impressionismo. Un contrabbassista, una galleria d'arte, "Le bagnanti": gli elementi di un puzzle che solo la musica dal vivo può comporre.
Chiude il cerchio, il 30 luglio, un pianorecital al chiaro di luna. Chopin e Debussy sotto le stelle, in un luogo che ha conosciuto preghiere monastiche, marce militari, cure caritatevoli e lezioni scolastiche.
La luna come riflettore naturale, la notte come quinta teatrale, la storia come sottofondo silenzioso.
Dietro questa rassegna si intuisce una visione precisa della cultura urbana, quella che vede nella bellezza un servizio pubblico essenziale.
Il lavoro dell'Assessorato alla Cultura, guidato dal Vice Sindaco Sara Gentile, si rivela in questa capacità di immaginare la città come un organismo vivo, dove il chiostro, può diventare spazio di condivisione estetica. È l'arte di restituire ai luoghi la loro vocazione più profonda: essere teatro della vita umana.
Dichiara l’Assessore Gentile: “C'è una magia speciale nel sentire Chopin risuonare tra le pietre del Cinquecento o nel vedere le candele danzare con la musica nel nostro Chiostro. Attraverso questi concerti intendiamo esprimere che Biella è una città che sa sognare attraverso l'arte. Ogni città ha i suoi tesori nascosti. Il nostro compito è farli brillare di nuovo. I concerti dimostrano che quando cultura, architettura e spettacolo si incontrano, nasce qualcosa di unico che arricchisce tutta la comunità."
Perché alla fine, l'esperienza en plein air racconta una storia semplice: quella di una comunità che ha scelto di non rinchiudere la bellezza, ma di lasciarla respirare all'aria aperta, accessibile come un tramonto d' estate. E forse è proprio questo il miracolo più sottile: vedere come un chiostro che ha attraversato cinque secoli di trasformazioni ritrovi nella musica la sua vocazione più autentica, quella di essere luogo di raccoglimento e di bellezza condivisa.
In fondo le città sono fatte di storie che si intrecciano, di pietre che custodiscono memorie, di spazi che aspettano solo il momento giusto per tornare a cantare. E questo luglio biellese sembra proprio essere quel momento giusto.
Biglietti Chiostro: Intero € 10 (rid. € 7 under 30 e convenzioni Perosi, € 2 over 65. Gratuito minori 18 anni). www.accademiaperosi.org