DOPO LA FESTA PATRONALE DI BAGNERI, I PRIORI RINGRAZIANO
A qualche settimana dalla festa in onore di San Bernardo, patrono di Bagneri, che domenica 15 giugno ha richiamato nel borgo alpino – frazione di Muzzano – oltre 300 persone, è giunto il momento di esprimere doverosi e sinceri ringraziamenti.
Lo facciamo, come Amici di Bagneri, a nome dei Priori che hanno animato la giornata – i fratelli Paolo, Marina e Piera Anselmetti, di Sordevolo – del parroco e degli abitanti del borgo, felici di vedere il loro paesello così vivace e allegro in occasione della festa, pur apprezzandone poi il ritorno alla consueta tranquillità.
Un grande grazie a tutti coloro che hanno partecipato, arrivando dai diversi paesi della Valle Elvo e anche da più lontano, condividendo una giornata di gioia e amicizia, nello spirito della festa paesana. Un ringraziamento particolare al Sindaco Roberto Favario, al Vice Sindaco Michele De Luca e all’Assessore Luca Della Dea, presenti tutti insieme alla celebrazione; ai chierici di San Filippo, Antonio e Francesco, che hanno affiancato padre Giovanni Gallo nella funzione religiosa; ai musicisti del gruppo “Bun Sun”, tra cui la giovane fisarmonicista Emma; al fotografo Raffaele Filippi per il suo prezioso contributo; alla “brigata di cucina” – Andrea, Sara, Carola, Francesca, Davide e altri – per l’impegno e la dedizione; ai circa 50 scout che, già dal sabato, si sono resi disponibili per l’allestimento e domenica hanno servito il pranzo; a tutti i volontari degli Amici di Bagneri, attivi nell’organizzazione, nella gestione della festa e nei lavori di sistemazione successivi; alle famiglie con bambini che hanno partecipato alla preghiera finale con la tradizionale benedizione di San Giovanni; e alle aziende che hanno sostenuto concretamente la festa.
Il testimone ora passa ai Priori del prossimo anno, annunciati a conclusione della festa: Avondino Anselmetti, di Valdengo, con Giulia Peruzzo e Marco Coppa.
Nel frattempo, Bagneri ha dato il via alle attività estive: la casa parrocchiale accoglie i campeggi di scout e gruppi parrocchiali, mentre l’ecomuseo è visitabile grazie agli operatori della Rete Museale Biellese, così come le sculture di Cecilia Martin Birsa.