Riceviamo e pubblichiamo:
"È sconcertante leggere che la nostra ASL, tra i tanti demeriti in cui eccelle, abbia anche quello di non riuscire a ;tenersi; il personale. Sicuramente Biella non è meta ambita: sono molti i motivi che non invogliano a trasferirsi nel nostro territorio, ma nel nostro Ospedale in questi anni abbiamo visto bandi andati deserti, primari eletti che fuggono dopo un anno, dopo sei mesi, ora addirittura dopo pochi giorni. Sappiamo che le condizioni di lavoro di medici e infermieri in Italia sono difficili: turni massacranti, stipendi troppo bassi rispetto alle responsabilità, gettonisti invece superpagati; e sappiamo da tempo che l'annuncite di cui sono affetti il responsabile di Asl e il Presidente della Regione si rivelano troppo spesso flop annunciati . Ma vorremmo vedere azioni concrete dai dirigenti Asl perché i cittadini hanno bisogno di soluzioni, di prospettive. Quali azioni sono state introdotte per incentivare gli arrivi nel nostro ospedale che è uno dei più nuovi del Piemonte? Come democratiche, come donne delle associazioni ci siamo spesso confrontate su questi temi e sappiamo bene che ci sono eccellenze all’interno della nostra ASL. Per esempio ci siamo confrontate e continuiamo a farlo apprezzando il lavoro svolto da una primaria che, oltre a trasferirsi a Biella, ha portato con sé il suo intero staff. Uno staff formato prevalentemente da giovani non biellesi, che fanno i pendolari con i mezzi pubblici, pur carenti e che hanno migliorato e potenziato le attività non solo ospedaliere, ma anche dei consultori presenti sul territorio.
La domanda sorge spontanea ma quindi si può fare?
Si! Bisogna essere DONNE per farsi carico delle difficoltà? Sicuramente le Donne hanno una attenzione in piu rispetto alle persone.
Dipende dalla capacità di fare rete, di motivare i propri collaboratori, dall'autorevolezza riconosciuta? Sicuramente SI. Ma gli attuali dirigenti aziendali sono in grado di fare altrettanto? Non ci sembra! Ci chiediamo questo alla luce dell’evidente turn over dei direttori sanitari nella nostra Azienda
Sanitaria che ne ha cambiati quattro in pochi anni, mentre ora il quinto mantiene un doppio incarico: direttore sanitario part time contemporaneamente direttore della struttura complessa di neuropsichiatria infantile. Preoccupa questo turn over che non dà garanzia di visione di futuro e di organizzazione., che non risponde alle necessità delle persone, che vede migliaia di cittadini e cittadine rinunciatari/e rispetto al curarsi, difficile arrivare alle cure, liste d'attesa lunghe, tour per il Piemonte e non tutti sono in grado di potervi accedere. Il nostro territorio è fortemente penalizzato e c'è bisogno di avere amministratori capaci, competenti, con una visione chiara di futuro, mentre ad oggi ci sembra che ci siano solo i soliti
“amici”, sponsorizzati dalla Giunta regionale che anche in questo modo ha fatto scempio della sanità, mandandola in bancarotta.