La polemica nata in queste settimane a Biella sui centri estivi è arrivata in consiglio comunale oggi martedì 24 giugno. E a prendere la parola a questo proposito in risposta all'interrogazione presentata dal Pd "E i bambini? mangino brioches" è stato il sindaco Marzio Olivero.
"I rapporti devono essere corretti e non necessariamente si deve porgere l'altra guancia. Non lo si deve fare a maggior ragione quando si dà una visione molto parziale, molto di parte a ciò che accade, perché se noi andiamo a riesaminare cronologicamente quanto è avvenuto in quella riunione dove il Comune di Biella ha illustrato i criteri per la distribuzione di 40.000 euro a favore degli enti e dei soggetti che organizzano i centri estivi, andiamo a vedere che in realtà il primo ad aver avuto degli atteggiamenti, o comunque con quanto meno delle parole, poco riguardanti, un po' irriverenti è stato proprio Don Filippo Nelva. Il punto è che noi non eravamo lì per sindacare su quelli che erano i progetti, e quelle che erano le organizzazioni dei centri estivi degli altri enti, eravamo lì a dimostrare come sarebbero state ripartite le risorse che il Comune metteva a disposizione di questi enti in misura esattamente uguale all'anno precedente. Il confronto è legittimo, le critiche sono legittime, quello che io trovo, poco opportuno, o anzi, sicuramente non opportuno, è portare tutto questo dibattito sui social, cercando di aizzare le persone che li frequentano, cercando consenso. Mi sento di dire che è singolare che venisse criticata un'iniziativa che tutto sommato era in vigore fino a prima del Covid, un'iniziativa che era stata portata avanti dal Governo di centro destra, centro sinistra e cittadini. Se vogliamo, esaminando le vecchie delibere mi sento di dire che noi abbiamo avuto un'attenzione in più a fare quadrare i conti rispetto al passato. Si è parlato di maleducazione, ma non è vero, la maleducazione è una cosa che è stata affermata da Don Filippo Nelva nella sua risposta, ma non è mai stato tacciato di quello, certamente sì, ignoranza, sulle questioni di cui abbiamo parlato. Quindi io non mi sento di stigmatizzare e di censurare l'atteggiamento dell'assessore Caldesi che è molto più dura con me, direi che il suo atteggiamento è stato in linea con quella che era la circostanza del momento".