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COSTUME E SOCIETÀ | 24 giugno 2025, 15:15

Ronco Biellese: chiude il micro nido Megamondo

Per i nuclei famigliari residenti in paese è già stato previsto un contributo che andrà a coprire in buona parte le rette che dovranno pagare in altri nidi.

Ronco Biellese: chiude il micro nido Megamondo

Riceviamo e pubblichiamo:

"Una sola manifestazione d’interesse, a cui non è seguita neppure una proposta economica: è questo il risultato della procedura attivata dal Comune di Ronco Biellese per individuare un soggetto che possa gestire il micro nido Megamondo che si trova in via Roma.

Lo scorso 9 aprile il consiglio comunale aveva deliberato di sondare l’interesse del mercato per l’apertura e la gestione del nido da 15 posti, che fino al al 31 dicembre 2024 era stato portato avanti dalla Fondazione Asilo e che fino a luglio 2025 sarà invece in capo al Comune stesso con il supporto della Cooperativa La Famiglia, che gestisce concretamente il servizio.

Nel bando emesso appena conclusa la manifestazione d’interesse, sono state confermate le condizioni per condurre l’attività: il Comune avrebbe messo a disposizione dei candidati i locali al secondo piano dell’immobile in cui si trova, al piano sottostante, anche la scuola materna, concedendoli in comodato d’uso gratuito per il periodo di un anno, con possibilità di rinnovo. L’attività, le cui entrate e uscite sarebbero state gestite autonomamente dall’aggiudicatario, avrebbe dovuto essere avviata il 1° settembre prossimo, così da garantire la continuità con l’attuale micro nido.

Purtroppo – spiega il sindaco Celestino Lanzauna sola cooperativa ha aderito alla manifestazione d’interesse e il bando successivo è andato deserto, ovvero nessuno ha presentato una proposta economica di gestione che l’amministrazione potesse valutare per poi procedere con la concessione di gestione del servizio. Siamo molto dispiaciuti perché questo significa che il micro nido concluderà la sua attività il prossimo 31 luglio e 15 famiglie del Biellese dovranno cercare altre strutture a cui affidare i loro bimbi. Purtroppo non abbiamo avuto scelta: di fronte ai costi che comporta gestire una struttura del genere, il bilancio di un Comune piccolo come Ronco non è in grado di sostenerli. Avremmo potuto farlo se altri Comuni limitrofi avessero contribuito a sostenere le spese ma nessuno ha voluto collaborare, per cui, con la morte nel cuore, siamo costretti a cessare il servizio”.

Un insieme di cause – aggiunge la vice sindaca Debora Ferrero - ha reso insostenibile il mantenimento del micro nido, in primo luogo l’aumento esponenziale dei costi del personale e delle bollette che ha azzerato la sostenibilità economica in relazione a un numero così basso di bimbi ospitabili, ossia 15. Si tratta di una criticità che non è superabile aumentando la capienza perché l’immobile ha spazi limitati. Nel 2024 abbiamo raccolto 23mila euro da donazioni di privati, che ringraziamo di cuore per la loro generosità, che ci avrebbero permesso di proseguire almeno nell’anno scolastico 2025-2026 ma sono stati dirottati a colmare lo squilibrio finanziario in cui versava la Fondazione Asilo, che ha avuto in carico il servizio fino alla fine dello scorso anno. Squilibrio dovuto a rette troppo basse mantenute nel tempo e inadatte a coprire i costi di gestione, nonostante il Comune tra il 2019 e il 2024 abbia elargito alla Fondazione qualcosa come quasi 124mila euro (tra fondi propri e contributi ministeriali e regionali). Inoltre, ricordiamo che dei 15 bimbi che frequentano Megamondo, solo due sono di Ronco Biellese mentre gli altri arrivano da altre zone. Quello del nido è un servizio che, per sua natura, è sovracomunale e lo sarà sempre di più, visto l’andamento demografico”.

Negli ultimi anni le nascite a Ronco Biellese sono andate riducendosi sempre più, con un bilancio tra natalità e mortalità che segna un risultato sempre più negativo, come accade ormai in tutta Italia.

La realtà – conclude Ferreroè che esistono bandi per accedere a fondi (ad esempio quelli del PNRR) che permettono di costruire e ristrutturare asili nido, ovvero sostengono investimenti in conto capitale. Ma non ne esistono per sostenere la gestione corrente del servizio, che non possiamo finanziare nemmeno col micro avanzo di bilancio registrato quest’anno perché la legge vieta l’impegno di queste risorse per servizi mantenuti nel tempo. Come ha scritto giustamente un giornalista locale qualche giorno fa, nessuno (non l’Europa con i suoi fondi straordinari né l’Italia con la sua continua revisione alle spese pubbliche, specie quelle destinate agli enti locali), pensa che un asilo nido poi vada gestito. E costa. Nessun Comune incassa dalle rette il 100 per cento di quanto spende per una scuola per l’infanzia. Per farlo dovrebbe far pagare ai cittadini tariffe fuori mercato. E con bilanci sempre più risicati, il numero di Comuni che faranno fatica a mandare avanti queste strutture è destinato a crescere. Noi siamo stati costretti a gettare la spugna, non avevamo altra scelta”.

L’amministrazione comunale aveva già incontrato le famiglie iscritte al micro nido lo scorso autunno e nei primi mesi del 2025 mettendo in luce le criticità economiche. In questi giorni sta provvedendo a informarle della cessazione definitiva del servizio. Per i nuclei famigliari residenti in paese è già stato previsto un contributo che andrà a coprire in buona parte le rette che dovranno pagare in altri nidi"

c.s.Comune di Ronco Biellese, s.zo.

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