Riceviamo e pubblichiamo:
"Dopo aver letto diverse osservazioni e critiche, desidero soffermarmi in particolare su quella espressa dal consigliere Es Saket.
Dalla sua dichiarazione traspare che il vero problema sembri essere l’impossibilità di attribuirsi il merito del risultato ottenuto, e il fatto di non aver potuto coinvolgere direttamente la propria associazione islamica nella gestione della manutenzione, così da poterne rivendicare la paternità pubblicamente.
Eppure, va sottolineato che l’amministrazione non ha mai agito in segreto, tantomeno io, che, pur essendo alle prime esperienze, ho sempre lavorato con trasparenza.
Sorge quindi una domanda legittima: com'è possibile che solo ora il consigliere Es Saket sollevi queste critiche, pur dichiarandosi da 24 anni attento e presente su ogni questione legata al cimitero islamico?
Com'è possibile, inoltre, che alcuni assessori e un neo-consigliere, che, secondo le sue parole, “non c’entrano nulla”, siano riusciti in meno di un anno a concretizzare un risultato rimasto bloccato per oltre due decenni?
Magari era occupato a dare precedenza al progetto del gemellaggio (sicuramente le agenzie viaggio ringrazieranno molto)
O per il fatto che ha più assenze che presenze ai consigli svolti in quest'ultimo anno.
La mia personale opinione è che si poteva andare avanti altri 24 anni se si manteneva quel modo di lavorare. Magari la mia poca esperienza mi ha portato a ragionare in maniera diversa dalla sua e aggiungici la fortuna di aver trovato un amministrazione che nel lavorare non ha eguali, uniscile e hai creato le condizioni giuste per poter costruire quello che la comunità Biellese vuole da 24 anni.
Per questo motivo, un voto contrario non potrà mai essere giustificato. Significherebbe ostacolare un passo fondamentale atteso da anni, non per senso di responsabilità verso la comunità, ma per ragioni personali, un capriccio o visibilità.
Un musulmano dovrebbe rallegrarsi quando accade qualcosa di buono per i suoi fratelli, non misurare tutto in base al proprio ritorno personale o mediatico".