Alle 4:42 del mattino di oggi, sabato 21 giugno, l’emisfero boreale ha ufficialmente accolto l’estate astronomica con il solstizio d’estate, l’evento che segna il momento in cui il Sole raggiunge il punto più alto nel cielo rispetto all’orizzonte, regalando la giornata con il maggior numero di ore di luce dell’anno.
Il solstizio non è una suggestione poetica o una data da calendario: è un fenomeno astronomico preciso, calcolato in base all’inclinazione dell’asse terrestre e al moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole. Proprio questa inclinazione – pari a circa 23,5° – fa sì che i raggi solari cadano perpendicolarmente sul Tropico del Cancro, determinando, nell’emisfero nord, il culmine dell’irradiazione solare.
Il termine "solstizio" deriva dal latino solstitium, ovvero “Sole fermo”: un riferimento al moto apparente della nostra stella che, in questo momento, sembra sospendere la sua ascesa nel cielo prima di iniziare una lenta discesa che condurrà all’equinozio d’autunno.
Fin dall’antichità, il solstizio d’estate è stato celebrato come simbolo di fertilità, abbondanza e rinnovamento. Dalle celebrazioni celtiche e scandinave alla Notte di San Giovanni, ancora oggi questo passaggio è accompagnato da riti e tradizioni in molte culture. Un esempio celebre è Stonehenge, in Inghilterra, dove migliaia di persone si radunano per osservare l’allineamento perfetto dei raggi del Sole tra le antiche pietre del sito megalitico.
Nonostante nell’immaginario collettivo il solstizio cada sempre il 21 giugno, in realtà la data può variare (20, 21 o persino 22 giugno). Questo accade perché il calendario gregoriano, composto da 365 giorni, non coincide perfettamente con la durata reale dell’anno siderale, che è di circa 365 giorni e 6 ore. A questa discrepanza si aggiungono anche fenomeni astronomici come la precessione degli equinozi e altri piccoli scarti, che rendono necessaria la correzione degli anni bisestili.
A Biella e nel resto del Piemonte, il Sole oggi resterà sopra l’orizzonte per circa 15 ore e mezza, il massimo del dì. A partire da domani, 22 giugno, le giornate inizieranno lentamente ad accorciarsi, anche se il cambiamento sarà impercettibile nelle prime settimane.
Curiosamente, il solstizio non coincide con il periodo più caldo dell’anno. L’effetto noto come “lag termico” fa sì che la Terra continui ad accumulare calore anche dopo il picco dell’irradiazione solare: ecco perché le temperature più elevate si registrano generalmente tra fine luglio e inizio agosto.