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POLITICA | 20 giugno 2025, 08:00

Mohamed Es Saket: "Ho lavorato per il cimitero islamico di Biella dal 2001"

"Durante il mandato del sindaco Gianluca Susta (1992-2004), iniziai a verificare la possibilità destinare un’area cimiteriale per le sepoltura delle persone di fede islamica"

Mohamed Es Saket: "Ho lavorato per il cimitero islamico di Biella dal 2001"

Riceviamo e pubblichiamo: 

"Il consiglio comunale di Biella, si appresta ad affrontare la delibera cimiteri : “Piano regolatore cimiteriale della Città di Biella: individuazione definitiva area destinata a sepolture per persone di confessione islamica. Variante n. 3 approvazione” e nel mio ruolo di consigliere comunale devo scegliere se approvare la variante o bocciarla o astenermi. Voglio ricordare a tutti come e perché questa variante è giunta all’ordine del giorno del 24 Giugno 2025. Durante il mandato del sindaco Gianluca Susta (1992-2004), iniziai a verificare la possibilità destinare un’area cimiteriale per le sepoltura delle persone di fede islamica e presentammo quindi una richiesta formale nel 2001 che vide poi il sindaco Donato Gentile (2009 -2014) , nel 2010 che definì l’area presso il cimitero urbano, concordandola con la nostra associazione islamica. In tutti questi passaggi io ero presente e seguivo le procedure con attenzione e cura in ogni particolare, sui contesti e sulle modalità applicative. Con il mandato del sindaco Marco Cavicchioli (2014 – 2019) abbiamo addirittura e finalmente deliberato in consiglio comunale, un campo islamico presso il cimiero urbano e con il sindaco Claudio Corradino (2019-2024) ho effettuato anche diversi sopralluoghi in presenza del sindaco Corradino e dei vari assessori Moscarola, Tosi, Topazzo e il consigliere Gentile unitamente a vari colleghi dell’associazione islamica per trasferire l’area presso il cimitero di Pavignano. Facendo un semplice calcolo dal 2001 ad oggi sono trascorsi ben 24 anni; anni che hanno visto l’associazione islamica produrre documenti, il sottoscritto impegnato nel seguire trattative politiche, procedure formali e l’ho fatto per una professione di fede, di valori e di responsabilità con impegno a trasporto, sottraendo il tempo alla mia famiglia ed al mio lavoro. Il cimitero islamico infatti per noi non è solo un luogo di sepoltura, ma anche un punto di riferimento per la comunità. È un luogo dove le famiglie possono recarsi per ricordare i propri cari, pregare e mantenere vivo il legame con le generazioni passate. L'impegno collettivo nella sua cura rafforza il senso di appartenenza e l'identità culturale dei musulmani. Contribuisce a preservare la memoria storica della comunità, ricordando coloro che hanno contribuito alla sua crescita e al suo sviluppo. Aggiungo inoltre che la presenza di un cimitero islamico ben curato è un segno tangibile della presenza e dell'integrazione della comunità presso il cimitero di Biella ed anche su questi punti ci siamo impegnati per la scelta dell’area. L'impegno profuso da me in questi anni, a favore del cimitero islamico implica anche una responsabilità futura nella sua gestione e manutenzione. In molte città italiane questo impegno è portato avanti da associazioni islamiche locali o da volontari che dedicano il loro tempo e le loro risorse per garantire che il cimitero rimanga un luogo dignitoso e rispettoso. Questi valori sono da noi condivisi, manifestati e rispettati nell’associazione islamica. Tra i valori indicati noi crediamo nel rispetto e quindi oggi mi chiedo : Omar Riffi, che non fa parte dell’associazione e che si presenta sui giornali come il fautore di questa delibera, dov’era in questi 21 anni di lavoro? Gli assessori Maiolatesi e Paraggio che hanno annunciato questa variante perché non mi hanno consultato ? Perché la giunta non ha avuto rispetto di chi ci ha lavorato da 21 anni su questa variante? Il sindaco stesso ben sapeva, quale membro della giunta Corradino, del lavoro storico svolto dal sottoscritto e, considerata anche la mia posizione attuale di consigliere di maggioranza ed in coalizione con i suoi consiglieri perché ha scelto il neo collega Omar Riffi anziché ascoltare me, consigliere storicamente ormai esperto in materia ? Perchè non mostrare rispetto nel citare il lavoro da me fatto con i membri dell’associazione almeno citandoci nella cronaca storica di questa delibera ? Forse perché Omar Riffi , pur senza esperienza cimiteriale, pur giovane ed entusiasta ma privo di costruttivo e sinergico rispetto per il collega consigliere Mohamed Es Saket ha il valore riconosciuto di appartenenza ai Fratelli D’Italia ma non il valore del rispetto al lavoro ?

Chiudo quindi chiedendo solo giustizia e rispetto, invitando il consigliere Omar Riffi e gli assessori Maiolatesi e Paraggio a porre in atto, con fatti concreti, i valori che dovrebbero illuminare il percorso amministrativo necessario a guidare una città che non è fatta solo di flash e di post sui social ma che ha bisogno di azioni e di responsabilità".

Mohamed Es Saket

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