Sono stati rinviati a giudizio i 25 agenti della Polizia Penitenziaria di Biella per i fatti accaduti in carcere a Biella che li vedono accusati di abuso dei mezzi di correzione e tortura. La decisione è stata presa mercoledì dalla Gip Francesca Tortora. L'udienza è stata fissata il 30 ottobre.
Il solo esame dei venticinque imputati richiederà diverse udienze, e sono già state calendarizzate centinaia di testimonianze. Secondo quanto emerso dalle indagini poi confermato dal giudice per l’udienza preliminare, le torture avrebbero riguardato un solo caso: quello di un detenuto georgiano, che, stando alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza interne, sarebbe stato trascinato fuori dalla cella d’isolamento. In questo caso i fatti risalirebbero al 21 luglio 2022.
In altri due episodi (uno risalente all'11 giugno 2022 e l'altro al 3 agosto 2022), l'accusa è invece di abuso dei mezzi di correzione.
I detenuti si sono costituti parte civile nel processo e saranno difesi dall'avvocato Alessio Ciapponi di Biella. I 25 agenti saranno invece difesi dagli avvocati del foro di Biella Andrea Conz, Alessandra Guarini, Erika Vasta, Marco Romalello, Sergio Gronda, Carla Montarolo, Francesca Grosso e Carlo Boggio Marzet, Luca Libra di Verelli e Stefano Salvioni di Novara e Antonio Mencobello di Torino.
Nei volti degli agenti coinvolti, che si sono sempre dichiarati estranei alle accuse a loro mosse, l'amarezza per la decisione del GIP subito dopo aver appreso della sentenza.