Riceviamo e pubblichiamo:
"La delibera che prevede la realizzazione del cimitero islamico, proposta e sostenuta da Fratelli d’Italia e Forza Italia con gli Assessori Paraggio e Maiolatesi ed il Consigliere Riffi, merita un approfondimento sia cronologico che di prospettiva.
Innanzi tutto è bene riepilogare la stratificazione deliberativa del Comune di Biella perché questo certifica come non sia stata l’Amministrazione Corradino, contrariamente a quanto riportato nei giorni scorsi, a prevedere spazi di sepoltura a fedi non cattoliche presso i cimiteri comunali, bensì tutte le altre più recenti amministrazioni.
Tutto nasce dalla deliberazione n. 664 del 13.11.2001 con la quale la Giunta guidata da Gianluca Susta riservava uno spazio presso il Cimitero Urbano di Via dei Tigli ad un futuro insediamento di un comparto islamico, e successivamente con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 116 del 14 luglio 2008 (Sindaco Vittorio Barazzotto) si approvava il Piano Regolatore Cimiteriale della Città di Biella in cui erano previsti per il Cimitero Urbano spazi per le sepolture di religione non cattolica tra cui quelle di fede islamica per una estensione di complessivi 1500 mq. Inoltre, attraverso l’approvazione del Piano Regolatore Cimiteriale, la Città di Biella aderì alla specifica richiesta formulata dall’Associazione Islamica Biellese risalente al 28 maggio 2001.
Si prosegue con la delibera n. 201 del 6 aprile 2010 della Giunta Comunale a guida Dino Gentile che stabilì di riservare temporaneamente uno spazio per la religione islamica all’interno del recinto del Cimitero Urbano e, in seguito ad incontri tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Islamica Biellese, è stata adottata la D.G.C. n. 74 del 01/02/2011 con la quale è stato approvato il progetto preliminare per la realizzazione di un campo da dedicare alla religione islamica presso il Cimitero di Pavignano.
L’amministrazione comunale, a guida Marco Cavicchioli, con delibera di Consiglio n. 115 del 18/12/2018 confermava invece la realizzazione in ampliamento, presso il Cimitero Urbano, di un campo islamico.
Durante il periodo Covid-19, a causa delle stringenti e straordinarie esigenze sanitarie, con delibera della Giunta di Claudio Corradino n. 128 del 26/03/2020 veniva individuato presso il Cimitero di Cossila S. Grato “vecchio” uno spazio inumativo provvisorio, da destinare alle sepolture dei defunti di religione islamica residenti nel Comune di Biella che non potevano nel contesto pandemico rientrare nel paese di origine, ad oggi il sito ha di fatto esaurito la disponibilità dello spazio destinato alle inumazioni.
Venendo quindi alla proposta di delibera odierna si vuole sottolineare che la stessa prevede il semplice spostamento delle superfici destinate a sepolture ad inumazione per persone di confessione islamica, già previste dallo strumento urbanistico vigente, dall’attuale Cimitero Urbano di Via dei Tigli alle aree interne del recinto cimiteriale di Pavignano e presso il cimitero vecchio di Cossila San Grato già utilizzato per il periodo Covid-19.
Ecco quindi che il tema oggetto di dibattito amministrativo e politico non è se individuare o meno delle aree cimiteriali per la fede islamica, perché già ad oggi autorizzate, ma dove realizzare e come realizzare quanto le amministrazioni rappresentanti la comunità biellese hanno già deciso nel tempo come sopra descritto.
Per noi lo spostamento delle aree di inumazione per persone di confessione islamica dal Cimitero Urbano al Cimitero di Pavignano può essere considerato positivo, però è chiaro che le eventuali spese di allestimento dovrebbero essere accompagnate dall’allocazione di pari importi aggiuntivi ai capitoli di spesa per le manutenzioni ordinarie e straordinarie dei cimiteri di fede cattolica. Inoltre, così come è normato dall’art.35 del Regolamento Comunale per i Servizi Cimiteriali, è auspicabile una preventiva approvazione di una regolamentazione tra il Comune di Biella e la comunità islamica richiedente che preveda la possibilità di inumazione dei soli cittadini residenti in Comune di Biella e che la gestione sia in capo alla comunità richiedente stessa così come le future spese di manutenzione.
Crediamo inoltre che sia opportuno anche un ulteriore supplemento di riflessione sulla previsione della realizzazione di una struttura per il commiato , intesa come il luogo nel quale vengono deposti i feretri e si svolgono riti di commiato, prevista dalla delibera in oggetto presso il salone conferenze di Palazzo Pella, luogo che riteniamo inadatto allo scopo sia perché in contrasto con il Regolamento per i Servizi Cimiteriali e sia perché lo stabile non si presta per logica alle finalità di spazio pubblico idoneo ai funerali civili"