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ECONOMIA | 13 giugno 2025, 10:30

Export in calo per Biella nel primo trimestre 2025: pesa il rallentamento del tessile, vola invece la chimica

A trainare il territorio è Novara, che da sola genera oltre metà dell’export (53,1%) e cresce del +9,7%, secondo miglior risultato a livello piemontese. Bene anche Vercelli (+6,6%), mentre il Verbano Cusio Ossola segna la flessione più pesante (-11,1%), seppur su volumi ridotti.

Export in calo per Biella nel primo trimestre 2025: pesa il rallentamento del tessile, vola invece la chimica

Il 2025 si apre in salita per l’export biellese. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, le esportazioni della provincia segnano una flessione del -4,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato che contrasta con l’andamento positivo dell’Alto Piemonte, che nel complesso cresce del +5,3%, e con la performance della regione e del Paese.

A frenare Biella è ancora una volta il cuore pulsante della sua economia: il tessile, che rappresenta quasi il 57% del totale esportato, registra una contrazione del -9,6%. Particolarmente marcato il calo nei tessuti (-15,1%) e nei filati (-7,7%). Tiene invece, anzi cresce, il comparto dell’abbigliamento, che segna un +3,7%, pur con valori assoluti più contenuti.

In controtendenza anche il settore chimico, che si distingue per un incremento robusto del +21,9%, confermando la crescente diversificazione delle attività produttive del territorio.

Guardando ai mercati, le esportazioni verso l’Unione Europea – che assorbono quasi la metà delle vendite (49,2%) – crescono leggermente del +2,2%, grazie soprattutto alla tenuta di Francia e Germania, partner commerciali storici che segnano rispettivamente +1,9% e +2,4%. Male invece i mercati extra-UE, in calo del -9,9%, penalizzati dal crollo delle esportazioni verso Cina (-29,6%) e Turchia (-36,3%).

Nel complesso, l’Alto Piemonte – che riunisce Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola – registra una buona performance, con 3,3 miliardi di euro di export e una crescita del +5,3%. Biella contribuisce per il 13,5% al totale del quadrante, ma risulta l’unica provincia in flessione, penalizzata soprattutto dal tessile tradizionale.

A trainare il territorio è Novara, che da sola genera oltre metà dell’export (53,1%) e cresce del +9,7%, secondo miglior risultato a livello piemontese. Bene anche Vercelli (+6,6%), mentre il Verbano Cusio Ossola segna la flessione più pesante (-11,1%), seppur su volumi ridotti.

Il presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Fabio Ravanelli, sottolinea come «il quadro resti a due velocità: da un lato settori e province dinamiche, dall’altro aree ancora in difficoltà, come il tessile biellese. Le tensioni geopolitiche e la debolezza delle economie partner – aggiunge – influenzano le nostre esportazioni».

Per supportare le imprese del territorio, l’ente camerale continua a promuovere iniziative gratuite di formazione e orientamento all’internazionalizzazione. Tra queste, un webinar su Iva e commercio internazionale in programma il 25 giugno, e un ciclo di incontri su mercati emergenti e export digitale, realizzati nell’ambito del progetto SEI (Sostegno all’Export dell’Italia).

s.zo.

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