"C’era una volta in un piccolo paese sulle colline biellesi, chiamato Ronco Biellese, un Micronido a cui era stato dato il nome di Megamondo. Per i 15 piccoli bimbi che lo frequentavano, e per le loro famiglie, era proprio questo: un piccolo grande mondo!". E' l'inizio della lettera a firma di alcuni genitori che hanno i figli iscritti al nido di Ronco, una piccola grande realtà il cui futuro è purtroppo però incerto, e per la quale loro non intendono stare a guardare.
Nel documento mamme e papà raccontano la storia di questa preziosa realtà per l'intero territorio, iniziata nel 2003, quando la Fondazione Asilo Scuola di Ronco Biellese decise di avviarlo, un’antica villa di proprietà della stessa Fondazione. "Grazie a finanziamenti regionali per l’attivazione di asili nido vengono avviati i lavori di ristrutturazione dei locali e di adattamento allo scopo e con l’attivazione di bandi per la gestione del servizio (rivolgendosi a cooperative sul nostro territorio) e nel 2006 inizia l’attività dell’asilo. Fin dall’inizio, la Fondazione sostiene le spese delle utenze sottoscrivendo protocolli d’intesa con i Comuni di Ronco Biellese, Ternengo e Zumaglia, che consentono alla Fondazione di sostenere la propria attività per l’asilo e di contenere le rette. Dal settembre 2021, dopo il periodo covid, subentra la cooperativa La Famiglia di Biella, che parte l’anno con 4 bambini e grazie all’impegno delle attuali educatrici, arriva ad oggi con 15 iscritti (da segnalare i due nuovi inserimenti avviati nel mese di maggio 2025, nonostante le notizie poco rassicuranti sull’attivazione del servizio per l’anno scolastico 2025-26)".
Ma arriviamo alla storia recente. "Purtroppo anno dopo anno il sostegno dei singoli comuni alla Fondazione si è pian piano ridotto, fino ad arrivare tra il 2023-24 a rendere impossibile per la Fondazione assicurare la manutenzione dello stabile e proseguire l’attività del nido. Dal 2024 viene segnalato alle famiglie dei bambini iscritti che la Fondazione Asilo Scuola terminerà il suo “mandato” a fine anno, ma niente panico: per accordo con il Comune di Ronco, quest’ultimo subentrerà nella gestione dell’asilo nido (usufruendo dei locali della Fondazione grazie ad un comodato d’uso gratuito, che già viene utilizzato per i locali al piano terra dove è attiva la scuola dell’infanzia), per traghettare l’anno scolastico verso la fine e per proseguire per gli anni seguenti, considerato il successo del servizio".
Da gennaio 2025 a Ronco cambia l'amministrazione. "La nuova ha iniziato a ventilare l’ipotesi di stop al servizio - proseguono nella lettera i genitori -, visti i costi troppo alti di gestione, e quindi a marzo di questo anno, decide di far uscire un “Avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazione d’interesse finalizzata alla concessione in uso dei locali ad uso Asilo Nido ubicati in via Roma 20”, invece che un bando per la gestione di un servizio. L’avviso esplorativo alla scadenza (12 maggio) ha avuto a quanto pare una manifestazione di interesse, ma non è ancora chiaro se l’ente interessato porterà avanti la proposta".
"Le educatrici di oggi: Valentina, Luisa e Sonia, proprio loro, come le tre fatine de La Bella Addormentata nel Bosco, che grazie alla “loro arte” si prendono cura dei bambini e fanno sì che le giornate all’interno del gruppo di pari trascorrano serenamente, con divertimento e in sicurezza, accompagnando pazientemente i bambini ad accrescere abilità e autonomie necessarie per il passaggio all’asilo “dei bambini grandi” - si legge ancora nella lettera - . Noi genitori abbiamo partecipato alle riunioni e segnalato la nostra esigenza all’amministrazione attuale, per la prosecuzione del servizio, ma anche la nostra consapevolezza per quanto riguarda l’aumento dei costi. Ringraziamo Attilio Scaramal presidente della Fondazione Asilo e il sindaco della passata amministrazione Carla Moglia, che si sono impegnati per far funzionare un meccanismo complesso e per cercare finanziamenti a sostegno del progetto e delle attività, per sostenere davvero le famiglie. Solo i fatti e l’eventuale impegno da parte dell’amministrazione comunale (magari nel reperire qualche finanziamento funzionale a coprire parte dei costi di gestione) ci diranno come proseguirà la favola del nido di Ronco, se davvero ci sarà un “non lieto fine” per i bambini e le loro 15 famiglie, che si aspettano ancora, forse più solo, l’intervento di un qualche “buono” delle favole, prima di dover spiegare ai loro figli che da settembre non si andrà più all’asilo a Ronco, dalla Lu, dalla Vale e dalla Sonia, ma chissà dove..."
L’avviso esplorativo alla scadenza ha avuto una manifestazione di interesse. Si procederà dopo al 19 alla valutazione dell'offerta. "Sta anche noi a cuore il futuro dell'asilo e l'abbiamo ribadito in più occasione - spiega il sindaco Celestino Lanza - . Cercheremo di fare il possibile per mantenerlo, ma non possiamo nascondere il fatto che mantenere queste realtà oggi è sempre più difficile, per via dei continui tagli alle amministrazioni. Purtroppo non ci resta che aspettare dopo il 19 per conoscere la proposta che è stata avanzata".