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CRONACA | 09 giugno 2025, 06:50

Biella, morsa da un ragno violino. Il racconto: “Dopo mesi non sono ancora guarita del tutto, ecco cosa è successo”

A condividere la sua testimonianza una biellese di mezza età, impegnata in un lungo e paziente percorso di recupero.

ragno violino

Biella, morsa da un ragno violino. Il racconto: “Dopo mesi non sono ancora guarita del tutto, ecco cosa è successo”

“Sono stata morsa con tutta probabilità da un ragno violino. Sono trascorsi diversi mesi da quel giorno e non sono ancora guarita del tutto”. A condividere la sua testimonianza una biellese di mezza età, impegnata in un lungo e paziente percorso di recupero dovuto agli effetti di un mozzico di un ragno violino che, negli ultimi anni, si è diffuso anche nel Biellese, giunto dall’area costiera mediterranea. Nelle nostre zone, si può trovare tra le fessure dei muri, negli scantinati, nei solai, dentro le legnaie.

Financo tra i fiori riposti in un vaso, come riferito dalla nostra lettrice la cui odissea è cominciata lo scorso 31 dicembre 2024 quando, all’improvviso, uno dei due piedi ha iniziato a gonfiarsi, in maniera evidente. “Sul momento ho pensato ad una puntura di insetto che mi ha causato un’infiammazione o addirittura una reazione allergica di qualche tipo – racconta – Sul momento non ho provato subito dolore ma con il trascorrere delle ore è divenuto via via sempre più lancinante, intenso e acuto. Ho dovuto lasciare il mio posto di lavoro e tornare a casa. Il male era davvero indescrivibile. Sono ricorsa alla tachipirina e al ghiaccio per un paio di giorni ma la situazione non è migliorata. Così mi sono presentata al Pronto Soccorso, seduta su una sedia a rotelle. Non riuscivo proprio a stare in piedi”.

Insieme al personale medico del 118, si cerca di comprendere la causa del malanno. “Sul momento – confida - mi hanno domandato se effettivamente fossi stata morsa da un ragno di qualche tipo ma in quel momento non sapevo proprio cosa rispondere. Sono state diverse le domande e le valutazioni del caso per comprendere cosa fosse”. Passano i giorni ma la situazione non accenna a migliorare. Oltre al piede, anche la gamba comincia a gonfiarsi in maniera preoccupante fino al ginocchio. “Non riuscivo più a stare in piedi e a camminare – sottolinea – Così ho chiesto un parere al mio medico di base che ha immediatamente richiesto il ricovero d’urgenza in ospedale per una visita più approfondita. Qui, mi è stato poi diagnostico il morso del ragno violino, oltre ad un principio di trombosi”.

Per circa 30 giorni il travaglio è profondo, così come la preoccupazione. “Ho temuto – riporta – per la mia vita. Sono sincera. Ho avuto un malessere generale per molte settimane, oltre ad uno stato febbrile e la gamba completamente paralizzata. Non è stato un bel periodo, anche perché ho un negozio da portare avanti”. A distanza di mesi, il peggio è ormai alle spalle ma il pieno recupero non è ancora stato raggiunto. “Sono ricorsa ad una forte cura antibiotica – afferma - ma ho ancora fiato corto e non cammino ancora perfettamente. Sono in ripresa ma non posso smettere di pensare a ciò che mi è successo. Soprattutto a quando sono stata morsa e in quale momento sia effettivamente successo. L’unica spiegazione che mi sono data è stato quando ho ricevuto un mazzo di fiori. Penso proprio che si annidasse lì in mezzo".

Fortunatamente gli organi vitali non sono stati toccati da tutto questo. "Tuttavia mi sento di dare un consiglio - conclude - Se si ha il sospetto di essere stati morsi dal ragno violino è bene allertare immediatamente il proprio medico di base, anche solo per escludere tale eventualità. Questa esperienza mi ha davvero segnato e mi auguro proprio di non riviverla più”.

g. c.

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