Un’intervista sincera e profonda che ha rivelato difficoltà e successi di chi non possiede la vista, ma una grande forza di volontà. Chi non crede al giudizio degli altri è Cinza Fantino, che nonostante gli “avvertimenti” riesce a superare ogni limite, con il supporto di Ferruccio Martini, compagno di avventure.
Ai microfoni di Elvira Federico racconta un’esperienza senza retorica, con passione ed ironia contagiosa: “Fare sport è bello e divertente, ti metti in gioco e conosci moltissima gente. Non si tratta di vincere, ma di partecipare, di godersi ogni momento. Io e Ferruccio non siamo eroi, siamo due pazzi che hanno deciso di buttarsi nella Coppa Piemonte, (circuito granfondo su strada, il più longevo d’Italia), anche se il tandem non è fatto per le salite.”
L’impresa di Oropa ha per lei un significato particolare: “Amavo Marco Pantani, lo seguivo sempre. Era umile, pur nelle sue capacità straordinarie. Questa è una sfida personale, ma non posso negare che vorrei rompere i muri della disabilità. Lo sport è per tutti.”
A chi le ha detto “tu non puoi farlo”, Cinzia risponde con semplicità: “Ho alzato le spalle e l’ho fatto lo stesso.”
A guidarla in tutte le sue imprese l’amico Ferruccio, che la guida e le descrive ogni tratto di percorso: “Mi sprona, mi incoraggia e descrive tutto ciò che ci circonda, oltre a permettermi di pedalare senza timore.”