LINK - 19 maggio 2025, 16:52

Alberto Genovese avvia un percorso di volontariato a favore delle donne: misura concessa dal Tribunale nell’ambito della giustizia riparativa

Come riporta La Stampa, Alberto Genovese, ex imprenditore del settore digitale condannato per violenza sessuale, ha avviato un’attività di volontariato in un centro dedicato al supporto delle donne vittime di abusi. Il progetto si inserisce all’interno di un programma di giustizia riparativa concesso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha autorizzato l’uscita dal carcere per lo svolgimento di mansioni socialmente utili.

Alberto Genovese, condannato in via definitiva a sei anni e undici mesi, ha ottenuto il permesso di lavorare all’esterno della struttura carceraria per quattro giorni alla settimana. Le attività si svolgono presso “Wall of Dolls”, un’associazione nota per il suo impegno nella prevenzione della violenza di genere e nella tutela delle donne. A questo impegno si affianca il volontariato presso la “Casa della Carità” di don Virginio Colmegna, dove Alberto Genovese collabora nell’accoglienza di persone senza fissa dimora.

Il percorso rappresenta una tappa significativa nel quadro del suo reinserimento sociale. L’ex manager aveva già trascorso un periodo in una comunità terapeutica per superare la dipendenza da cocaina. Tuttavia, il Tribunale aveva inizialmente rigettato la sua richiesta di affidamento terapeutico, concedendo unicamente autorizzazioni per uscite finalizzate a interventi di utilità pubblica.

Attualmente Alberto Genovese sta scontando la pena nel carcere di Bollate, ma beneficia di misure alternative compatibili con la sua evoluzione personale e giudiziaria. Resta ora da comprendere se e in che modo il percorso di giustizia riparativa avviato influenzerà i prossimi sviluppi legati alla sua posizione legale, in un equilibrio delicato tra responsabilità penale e tentativi di riabilitazione.

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