Nell’articolo di oggi andremo a rispondere a una domanda nata sui social e analizzeremo la tematica dei fondi pensione per i figli a carico.
Di seguito il post:
"Che utilità ha versare una cifra all’interno di un fondo pensione per mio figlio, benché si possa dedurre il 19%, quando:
- Non andremo in pensione noi, figuriamoci i nostri figli.
- Nel caso servano i soldi per una prima casa o altre motivazioni idonee al ritiro anticipato, ci si rimette comunque una percentuale per il prelievo.
Non ha più senso accantonare i risparmi in un investimento sicuro, anche a basso rendimento, per poterli riscattare integralmente quando i figli ne avranno bisogno? Grazie."
Risposta:
Quando si parla di fondi pensione, è fondamentale ricordare che la loro funzione principale non è l'investimento fine a sé stesso, ma la protezione dal longevity risk (il rischio – positivo – di vivere così a lungo da esaurire i propri risparmi).
Il fondo pensione, quindi, va visto come uno strumento per integrare la pensione pubblica, indipendentemente dall’età in cui verrà erogata. Proprio per questo motivo lo Stato incentiva l’adesione, per garantire maggiore sicurezza finanziaria ai cittadini.
Venendo alla domanda:
innanzitutto, la deduzione fiscale non è del 19%, ma del 100% fino a un massimo di 5.164,57€ annui (equivalente ai vecchi 10 milioni di Lire). Questo significa che, se il genitore appartiene all’ultimo scaglione IRPEF (43%), recupererà il 43% del versamento sotto forma di minori imposte. In altre parole, per ogni 1.000 euro versati, il costo effettivo sarà di soli 570 euro.
Inoltre, nel caso di un anticipo (da considerare solo se strettamente necessario – soluzione non efficiente), la tassazione sui versamenti è pari al 23%, cioè il più basso degli scaglioni IRPEF, mentre i rendimenti sono tassati al 20%, contro il 26% previsto per gli investimenti finanziari tradizionali. È vero che devono trascorrere almeno 8 anni dal primo versamento per poter richiedere un anticipo, ma se il fondo viene aperto quando il figlio è ancora piccolo, questo requisito verrà soddisfatto con largo anticipo rispetto all’età adulta.
Dal punto di vista fiscale e della tassazione sui rendimenti, il fondo pensione è quindi uno strumento efficiente. Tuttavia, è fondamentale considerarlo per quello che è: un’integrazione alla pensione pubblica, e non una forma di investimento puro. Solo in questo contesto offre il massimo beneficio.
Se l’obiettivo principale è l’investimento, il fondo pensione non è lo strumento più flessibile. Nulla vieta però di affiancarlo ad altre soluzioni di investimento sui mercati finanziari, in modo da bilanciare sicurezza e rendimento.
Infine, è importante ricordare che il massimale deducibile di 5.164,57€ si applica per singolo contribuente. Quindi, se un genitore versa per il figlio a carico, l’importo rientra nel proprio massimale complessivo e non lo aumenta.
Avete domande o curiosità? Potete scriverle alla redazione del giornale oppure tra i commenti su Facebook
Andrea Fabbris – Consulente Finanziario Indipendente
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