Riceviamo e pubblichiamo
"Buon giorno sig. Direttore
Sono un Biellese residente in Sud Africa da più di 30 anni. Ho seguito per via digitale l'adunata degli Alpini a Biella , dove ho vissuto per40 anni .
Con grande sorpresa e molta commozione, ho visto sfilare la sezione degli Alpini Sud Africa. Ed e su questo punto che vorrei soffermarvi perché , vorrei raccontarvi una bella storia poco conosciuta in Italia .
La Sezione degli Alpini In Sud Africa è stata fondata 90 anni fa dagli emigrati italiani che vivevano in Sud Africa nel 1935. avevano fatto il servizio militare durante la prima guerra mondiale o appena dopo , prima di emigrare in Sud Africa. Durante la Seconda Guerra Mondiale pochi in Italia sono al corrente che il più grosso campo di prigionieri italiani si trovava proprio vicino A Pretoria più precisamente a Zonder Water.
Vennero internati 110mila Italiani, dopo un lungo viaggio per via mare arrivarono a Durban .( Una Nave La New Scotia fu colpita da un siluro da un sommergibile tedesco al largo del Mozambico e morirono 800 prigionieri.) Successivi invii di prigionieri arrivati nel porto, furono avviati via treno a 1000km di distanza. Zonderwater che allora era una enorme tendopoli per 110 mila persone umane.
Il comandante di Zonder Water Il col Hendrik Prinsloo, conosceva bene la vita dei campi di prigionia , essendo stato a sua volte prigioniero all'età di 12 anni in un campo di prigionia durante la guerra Anglo Boera. Iniziò a dividere i prigionieri secondo le loro motivazioni politiche, i fascisti convinti e fedeli al regime da una parte, e gli altri per lo più o meno agnostici.;che un bel di ' si trovarono con un fucile in mano e a dover combattere altri esseri umani che a loro personalmente non aveva fatto nulla di male. Erano la maggioranza dei prigionieri in un campo attiguo ma ben separato dagli altri. Ai prigionieri di fede fascista fu riservato un trattamento specifico, come previsto dalla convenzione di Ginevra. Nulla di più .
Gli agnostici ebbero invece molte più facilitazioni. Poterono costruirsi dei fabbricati in legno, con posti letto, servizi igienici docce e coltivare orti . Scuole dove gli ufficiali potevano tenere corsi didattici, per chi non aveva potuto studiare. Certificati scolastici con regolari esami vennero conferiti agli allievi soldati al compimento del loro percorso. Furono allestiti 11campi da calcio, circondati pista d' atletica con rispettive squadre , ed un campionato molto acceso e vivo sostenuti da migliaia di tifosi. A seconda delle diverse sezioni, fare sport ginnastica ed atletica, furono allestite palestre per incontri di box. Fu allestito un teatro dove i nostri soldati musicisti poterono tenere concerti. Gli strumenti musicali venivano forniti dalla Comunità' patriottica Italiana che era residente In Sud Africa prima dello scoppio della guerra, su invito potevano pure partecipare alle manifestazioni musicali . Il padre di Marcello Fiasconaro ( campione del mondo negli 800 mt ed ancora detentore del record italiano a tutt'oggi. )era il direttore dell' Orchestra sinfonica,.
La comunità Italiana di residenti in SA, riforniva con regolari invii di pacchi dono contenenti cibo, vestiario ed tutto il necessario che potesse alleviare le sofferenze dei nostri soldati. Dopo Il 25 Luglio. ed in particolare dopo l' 8 di Settembre 1943 i prigionieri italiani (Agnostici al Fascismo) potevano uscire di giorno ed andare a lavorare nelle farm , ed in particolare erano molto richiesti nelle costruzioni. Ad esempio la strada che attraversa la montagna a picco sul mare a Chapman Pick è stata costruita dai nostri soldati Alpini ( per chi viene a visitare Citta' del Capo è un attrazione panoramica spettacolare ). Il processo di rimpatrio fu lento, durò sino al 1947. Causando malumori tra i prigionieri, ma le autorità Sudafricane si adoperarono per accelerare le partenze. Curiosamente, molti ex prigionieri italiani tornarono in Sud Africa negli anni successivi, contribuendo alla formazione di una comunità italiana significativa nel paese. Il Col. Hendrik Prinsloo fu ricevuto negli anni successivi dalle autorità italiane, le quali gli conferirono la cittadinanza onoraria Italiana e fu ricevuto anche dal Papa. Quando il colonello mancò nella sua Farm ad Ermelo il 20 di novembre 1966; gli ex prigionieri italiani rientrati ed ancor oggi residenti in Sud Africa, portarono sulle spalle il feretro durante le esequie.
E gli Alpini del Sud Africa che hanno sfilato a Biella ; sono figli o nipoti di questi Italiani che si son fatti onore nel paese in cui vivo".