Tra le tante testimonianze raccolte a Biella, durante l'Adunata degli Alpini, spicca quella di Michela Zegna, insegnante e promotrice della lingua piemontese, che vive l'evento con particolare emozione: "È un’occasione unica per Biella", dichiara, sottolineando come questa manifestazione dia visibilità al territorio per ben tre giorni, permettendo ai visitatori di scoprire le ricchezze biellesi.
Zegna racconta che il legame profondo con le penne nere, affonda le sue radici nel contesto familiare: "Mio papà, mio nonno e un mio cugino hanno servito tra le fila degli Alpini. Questo li rende parte della nostra storia di famiglia e del mio cuore".
Per celebrare questo legame, Zegna ci legge una poesia in piemontese, lingua che insegna e promuove come patrimonio culturale riconosciuto tra le lingue minoritarie. Il brano è un inno agli Alpini e al territorio biellese, ricordando il loro valore nel passato e nel presente, come simbolo di protezione e speranza.
"Spero che questo messaggio arrivi a tutti come segnale di pace e amore per il nostro territorio", conclude, con l’augurio che l’Adunata prosegua nel migliore dei modi e che il tempo sia clemente.