C'è un luogo in Valle Cervo che, quando l’inverno cede il passo alla primavera, svela l’origine degli insediamenti che popolano la “Valle dell’acqua”. È il Lago della Vecchia, un bacino alpino incastonato a 1.865 metri d’altitudine, da cui nasce il torrente Cervo. In questo periodo dell’anno il lago è ancora coperto da un manto di neve, ma il disgelo è ormai cominciato: un processo lento e silenzioso che svela, giorno dopo giorno, la bellezza di uno degli angoli più affascinanti del Biellese incontaminato.
La salita verso il lago parte da Piedicavallo, ultimo centro abitato della valle raggiungibile in auto. A margine dell’area verde ha inizio il sentiero che, seguendo in parte il corso del torrente, conduce in poco più di due ore di cammino fino al rifugio. Il tracciato si snoda tra faggete, “mulattiere” storiche e passaggi che un tempo venivano percorsi dai muli carichi di merci, da cui prendono il nome. Oggi è un itinerario apprezzato da escursionisti, famiglie e sportivi, come numerosi skyrunner che scelgono questo itinerario per allenarsi. Un ambiente montano che si affaccia sulla valle sottostante e che permette, per i più avventurosi, di valicare i pendii e dirigersi nella vicina Valle Oropa, o di sconfinare con la regione adiacente: la Valle d’Aosta.
Nel cuore di questo paesaggio che alterna silenzi al rumore d’acqua, il lago appare come una ricompensa: nelle giornate limpide, riflette cielo e montagne; in quelle ancora fredde, trattiene il bianco della neve come una memoria d’inverno che fatica a dissolversi. Ma è proprio in questo cambio di stagione che lo specchio d’acqua evocativo di numerose leggende sprigiona tutto il suo fascino. Gli accumuli ghiacciati iniziano a sciogliersi, la sorgente alimenta le acque ferme del bacino mentre intorno l’aria, si profuma dei colori dei fiori.
Meta particolarmente apprezzata durante l’estate, il Lago della Vecchia rivela tutto il suo fascino al calar del sole. In serata, infatti, l’assenza di inquinamento luminoso, rispetto ai centri abitati, regala un cielo terso libero da interferenze: il luogo ideale per osservare le stelle.
Anche grazie all’impegno di chi ha contribuito a valorizzarlo, questo luogo è tornato a essere molto frequentato. Lontano dai circuiti turistici più battuti, il lago è oggi una delle mete biellesi più richieste per le esperienze in natura. L’acqua del torrente Cervo accompagna gli escursionisti in un viaggio che li porterà alla scoperta della fonte di tutta la valle e delle sue numerose narrazioni.
In questo periodo, chi raggiunge la zona troverà ancora neve in quota e sentieri umidi per effetto dello scioglimento. Meglio quindi essere attrezzati, informarsi sulle condizioni prima di partire, e valutare di farsi accompagnare da guide esperte se non si ha familiarità con l’ambiente montano.
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