Nel corso del primo trimestre dell’anno si registra un calo del tessuto imprenditoriale dell’Alto Piemonte: la contrazione, comune a tutte le province sebbene con diversa intensità, riflette la difficoltà di alcuni settori come l’agricoltura, il commercio e l’industria in senso stretto. Unico segno più è quello degli altri servizi, che crescono in misura marginale. In particolare nel periodo gennaio-marzo si sono registrate 1.269 iscrizioni e 1.569 cessazioni (al netto delle 18 cancellazioni d’ufficio) nei territori di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, con un totale di 71.894 imprese registrate al 31 marzo 2025.
Il tasso di crescita globale si attesta pertanto al -0,42% (era il -0,32% nel primo trimestre 2024), non lontano da quanto registrato a livello piemontese (-0,33%) e al di sotto del risultato nazionale, che risulta sostanzialmente stabile (-0,05%). Va ricordato che il primo trimestre risulta caratterizzato da un calo fisiologico delle imprese, dovuto alla maggiore concentrazione di cancellazioni a fine anno, che vengono poi conteggiate nei tre mesi successivi. Tra le province emergono alcune differenze: a Biella si registra la contrazione maggiore (-0,65%), pressoché analoga quella di Vercelli (-0,62%); il Verbano Cusio Ossola evidenzia un -0,44%, mentre Novara contiene il calo al -0,17%.
FOCUS BIELLA
Il sistema imprenditoriale biellese registra una contrazione nel corso del primo trimestre 2025: il saldo anagrafico delle imprese della provincia è pari a -104 unità a fronte di 236 nuove iscrizioni e 340 cessazioni (al netto delle 8 cessazioni d’ufficio). Il bilancio tra le imprese iscritte e le imprese cessate si traduce, pertanto, in un tasso pari al -0,65%. Lo stock di imprese registrate al 31 marzo 2025 ammonta complessivamente a 15.865 unità.
L’andamento tra i settori, pur con una costante negativa, mostra differenze anche marcate, con il commercio che evidenzia la contrazione maggiore (-1,52%), seguito dall’agricoltura (-1,31%), dalle costruzioni (-0,90%), dall’industria in senso stretto (-0,59%) e, in misura minore, dagli altri servizi (-0,25%). Solo il turismo mostra una crescita del +0,56%.
Tra le forme giuridiche le società di capitali sono le sole a registrare un minimo dinamismo (+0,26%), mentre le società di persone risultano, al contrario, in lieve calo (-0,37%), così come le delle imprese individuali, interessate da una maggiore contrazione (-1,22%). Per quanto riguarda le imprese artigiane, nel corso del periodo in esame si rilevano 102 iscrizioni e 139 cessazioni (nessuna d’ufficio), portando a 4.435 il numero di imprese registrate.