“L'Adunata a Biella? Un'occasione unica per il territorio e il Piemonte. La gioia dei canti, unita alla presenza di centinaia di migliaia di persone, porterà entusiasmo e coraggio per una nuova ripresa economica e sociale della nostra provincia. Sarà senz’altro un passo importante per portare il Biellese fuori da un isolamento troppo cullato in passato”.
A dirlo le penne nere di Cavaglià, realtà fondata nel 1937 e guidata da 38 anni dal capogruppo Teresio Salino, affiancato, oltre al consiglio direttivo, dal vice Luciano Rosso e dal segretario (nonché tesoriere) Maurizio Torta. Un gruppo che conta oggi 122 iscritti, di cui 77 Alpini, 9 Amici e 36 Aggregati.
Fin dai primi anni, le penne nere di Cavaglià si sono rese protagoniste di lodevoli iniziative: tra le ultime, si rammenta il restauro del monumento ai Caduti e il constante abbellimento dei 99 cippi presenti al Parco della Rimembranza che, ad ogni 4 novembre e 25 aprile, vengono puntualmente rinfrescati con decorazioni e omaggi floreali.
Come in altri comuni, anche a Cavaglià si respira grande attesa per l'arrivo dell'Adunata, in programma nei giorni del 9,10 e 11 maggio. In quei giorni, saranno ospitate in paese ben 400 persone, tra cui tre gruppi e una Fanfara Alpina. Due saranno le serate dedicate ad eventi e manifestazioni, di scena al Polivalente: la prima, prevista per venerdì, vedrà la presenza della Fanfara Alpina di Roppolo; sabato sera, invece, avrà luogo l'esibizione della cantante e fisarmonicista Sabrina Salvestrin. In sala sarà servito il rancio alpino in entrambe le giornate.