Benvenuti nel sedicesimo appuntamento con la rubrica "Riascoltati per voi”. Oggi, nel giorno di Pasqua, ci immergiamo in un album che ha la stessa grandiosità di un'opera sinfonica e la stessa carica emotiva di una celebrazione solenne: "A Night at the Opera" dei Queen. Un disco che non ha solo ridefinito la carriera della band, ma ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Un azzardo che ha cambiato tutto!
Siamo nel 1975, cinquant’anni fa i Queen sono reduci da tre album che hanno iniziato a delineare la loro identità musicale, ma che ancora non hanno spinto la band nell'olimpo del rock. È con "A Night at the Opera" che Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor e John Deacon decidono di osare il tutto per tutto. Il budget di produzione è alle stelle, le sessioni di registrazione sono interminabili e ogni traccia è curata in modo maniacale. Il risultato? Un capolavoro che mescola rock, prog, hard rock e persino operetta in un connubio che avrebbe potuto essere un disastro... e invece è diventato semplicemente leggenda.
Ovviamente, quando si parla di "A Night at the Opera" la prima cosa che ti viene in mente è "Bohemian Rhapsody". Oltre sei minuti di pura genialità, con un'architettura sonora mai sentita prima: il brano parte come una ballata, si trasforma in un'opera lirica, esplode in un assolo di chitarra memorabile ed il tutto si conclude con un epilogo malinconico. Ma ridurre l'album a un solo pezzo sarebbe troppo ingiusto. Sì, perché all’interno di questo incredibile album, ci sono delle gemme assai preziose come "You're My Best Friend", scritta da John Deacon, un brano che unisce dolcezza e melodia perfetta. "Love of My Life" è la dichiarazione d'amore più struggente che Mercury abbia mai scritto, capace di far cantare interi stadi in lacrime. "I'm in Love with My Car" di Roger Taylor è una dichiarazione d'affetto per i motori con una carica rock irresistibile. E poi "Death on Two Legs", un pezzo di rabbia pura e feroce.Questo disco è, senza dubbio, un'eredità eterna per tutti noi.
"A Night at the Opera" ha consacrato i Queen come una delle band più innovative di sempre. Il disco è un viaggio attraverso stili e sperimentazioni che solo quattro musicisti con un talento assoluto avrebbero potuto realizzare con così tanta coerenza. Ancora oggi, è considerato uno degli album più importanti della storia del rock e il punto di svolta definitivo per la carriera della band.
Dubito fortemente che non l’abbiate mai fatto, ma… Se non l'avete mai ascoltato per intero (molto ma molto male) c’è tempo per rimediare, oggi, sì oggi è il giorno perfetto per farlo. E se l'avete già sentito mille volte come il sottoscritto, beh, un ascolto in più non farà altro che ricordarvi quanto questo album sia semplicemente epico.
I miei brani preferiti sono: “Death on Two Legs “; “I’m in Love with My Car”; “You’re My Best Friend”; “’39”; “The Prophet's Song”; “Love of My Life” e “Bohemian Rhapsody”.
Voto: 9,5
Tracce:
1) Death on Two Legs (Dedicated to...) – 3:43
2) Lazing on a Sunday Afternoon – 1:07
3) I’m in Love with My Car – 3:05
4) You’re My Best Friend – 2:52
5) ’39 – 3:31
6) Sweet Lady – 4:04
7) Seaside Rendezvous – 2:16
8) The Prophet's Song – 8:21
9) Love of My Life – 3:39
10) Good Company – 3:23
11) Bohemian Rhapsody – 5:55
12) God Save the Queen – 1:15
Durata: 43 minuti.
Formazione:
Freddie Mercury - voce, pianoforte
Brian May - chitarra, arpa, ukulele
John Deacon - basso, contrabbasso, pianoforte elettrico
Roger Taylor - batteria, percussioni
Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre impressioni! Condividete con me i vostri pensieri non solo su “A Night at the Opera”, ma anche sui Queen e sull'impatto che la loro musica ha avuto sulle vostre vite. Ogni opinione è un pezzo in più di questa grande storia musicale che ci unisce.
Buona Pasqua, alla prossima tappa del nostro viaggio musicale!