ATTUALITÀ - 09 aprile 2025, 06:50

Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza presidia la montagna tra neve, ghiaccio e soccorsi d’alta quota FOTO e VIDEO

L'intervista al maresciallo Matteo Bernasconi, comandante della stazione di Alagna.

Sul Monte Rosa 365 giorni l’anno: la Guardia di Finanza di Alagna presidia la montagna tra neve, ghiaccio e soccorsi d’alta quota

Sul Monte Rosa 365 giorni l’anno: la Guardia di Finanza di Alagna presidia la montagna tra neve, ghiaccio e soccorsi d’alta quota

Sono sempre pronti: giorno, notte e in qualsiasi condizione meteo. È il lavoro dei militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, una delle 30 stazioni operative sul territorio nazionale, attive tra Alpi, Appennini, Sicilia e Sardegna.

La stazione di Alagna Valsesia, che dipende dal Comando Provinciale di Vercelli, ha competenza su un territorio vasto e complesso, che include la provincia di Biella, il versante sud del Monte Rosa, e arriva a confinare con la Valle d’Aosta, il Verbano e la Svizzera. È qui che si trova Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa.

A raccontare il lavoro quotidiano degli operatori è il maresciallo Matteo Bernasconi, comandante della stazione: “Il nostro è un lavoro complesso e dinamico. Operiamo dai boschi prealpini fino a oltre 4.500 metri. Gli impianti che arrivano a Punta Indren rendono il ghiacciaio accessibile anche d’estate, attirando turisti da tutto il mondo”.

La preparazione è severa: arrampicata, sci, corsa in montagna, manovre tecniche e addestramento quotidiano. Il servizio di soccorso è attivo 24 ore su 24, per ogni giorno dell’anno, con pattuglie in pronta disponibilità anche di notte. Le stagioni impongono interventi diversi: d’inverno si lavora soprattutto in fuoripista, in una zona definita “paradiso del freeride”, mentre in primavera ed estate aumentano gli incidenti sui sentieri: “Sotto la cascata delle Acque Bianche – spiega Bernasconi – inizieranno presto a passare centinaia di escursionisti, spesso impreparati. I traumi più frequenti? Distorsioni, cadute, e l’impossibilità di rientrare da soli. L’ambulanza si ferma molto prima e per raggiungere questi luoghi, l’unica alternativa possibile è a piedi”.

Da evidenziare gli effetti imprevedibili della crisi climatica, che a causa dell’instabilità meteo, rischiano di sorprendere gli escursionisti: “Anche in primavera si riscontrano nevicate e il rischio valanghe non è da sottovalutare, negli ultimi anni sono state abbondanti. La montagna non va mai sottovalutata: abbigliamento tecnico, preparazione adeguata e rispetto per l’ambiente!”

In uno degli scenari montani più affascinanti e complessi d’Europa, il lavoro degli uomini e delle donne del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza è una garanzia per migliaia di escursionisti, alpinisti e turisti che ogni anno valicano le Alpi Nord-occidentali. Dal fondovalle alle creste più alte, tra Italia e Svizzera, c’è un gruppo di uomini silenziosi, addestrati e sempre pronti. Sono loro, gli angeli del Monte Rosa.

G. Ch.

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