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POLITICA | 01 gennaio 2025, 06:50

2025, il sindaco Olivero: "Biella deve tornare a fare da traino al territorio"

"Sarebbe miope immaginare di promuovere la città di Biella senza promuovere contemporaneamente delle 1000 altre cose che abbiamo da offrire"

2025, il sindaco di Biella Olivero: "Biella deve tornare a fare da traino al territorio"

2025, il sindaco di Biella Olivero: "Biella deve tornare a fare da traino al territorio"

Scuole, ex funicolare, funivie sono state tra le grandi sfide del 2024 per il sindaco di Biella Marzio Olivero. E tra le nuove in vista con il nuovo anno, ce n'è una in particolare molto importante: far tornare Biella traino per il territorio.

Sindaco Marzio Olivero, un bilancio dei primi sei mesi dell'anno?

“Direi che quello dei primi sei mesi è positivo, anche in relazione alle problematiche non previste, che ci siamo trovati a dover risolvere. Mi riferisco in particolare alle scuole. Alla Cerruti dalla sera alla mattina abbiamo saputo che dovevamo abbatterla, ed eravamo a fine luglio. Lo stesso per la De Amicis, che abbiamo saputo a inizio estate che non era possibile fare i lavori in concomitanza della didattica. Abbiamo dovuto trovare una soluzione alternativa nell'arco di poco più di un mese con agosto di mezzo. Insomma, ci siamo trovati con più di 300 bambini da sistemare in poco tempo, e abbiamo risolto, a mio avviso in modo assolutamente brillante perché siamo riusciti ad assicurare aule, di fatto, nuove.

Per quanto riguarda la funivia, ci siamo trovati con i costi più che raddoppiati, ma il progetto è in itinere. Quindi diciamo che come inizio è stato abbastanza in salita, però siamo riusciti a risolvere i problemi in maniera brillante. In particolare per quanto riguarda la funivia quello che mi preoccupava era che potesse emergere un segnale negativo per la città, per il territorio.

E poi ci sono state le strade, uno tra i problemi più sentiti dei cittadini, per quanto riguardava la manutenzione e la riparazione di buche. Anche in questo caso siamo riusciti a intervenire in tutte le vie centrali di Biella, facendo oltretutto dei lavori di livello, pur non essendo comunque definitivi. Via Mazzini, per esempio, è stata risistemata tutta, ma si è trattato di un intervento tampone e dopo l'Adunata, allora sì che si procederà con un intervento definitivo.

E in questo periodo natalizio il sentore è che le iniziative assunte abbiano registrato il consenso da parte di tutti gli operatori, in particolare le Vetrine Vive. Poi ecco, ovvio che sono state sollevate alcune perplessità perchè ci è stato detto che ci siamo concentrati sul centro e abbiamo tralasciato altre vie, ma tutto e migliorabile e l'anno prossimo potremo pensare a qualcosa di diverso.

2025: quali sono invece le grandi sfide?

Un appuntamento sicuramente molto importante sarà quello dell'Adunata degli Alpini che sarà estremamente impegnativo da qui a maggio, per l'organizzazione, ma sarà anche una un'occasione straordinaria. Per Biella questa è una vetrina. E al di là di quello che è l'importanza dell'evento che Biella e il biellese inseguono da anni, ed finalmente è arrivato, è un risultato davvero molto importante. Ci sarà un'affluenza di persone che forse non si è mai registrata, sicuramente non per un evento unico. Quindi, da una parte ci stiamo preparando collaborando con gli Alpini e poi con tutti i soggetti del territorio interessati, coinvolti. E d'altra parte, stiamo anche cercando di capire come promuovere il più possibile l'immagine di Biella fuori dai nostri confini. Per noi è una vetrina internazionale, mondiale. Poi ci sarà la partenza del Giro d'Italia. Che comunque è un altro momento che ci consentirà di avere di avere respiro internazionale. E si tratta di due eventi che comportano un impegno significativo per il Comune, anche in termini economici.

In vista del nuovo anno ci sono nel cassetto progetti per attrarre persone a venire abitare a Biella?

L'attrazione avviene perché comunque la città e il territorio lo sono. Il Biellese lo è sotto aspetti diversi. Per esempio non ci dimentichiamoci che noi qui abbiamo un livello di istruzione indotta molto alto. Abbiamo un centro universitario, l'Accademia Perosi, che adesso è stata riconosciuta Università. Abbiamo delle eccellenze di assoluto livello di natura architettonica, di natura ambientale e che possiamo e che dobbiamo valorizzare. In passato c'è stato qualche tentativo di fare un'azione di marketing, che però ho avuto la sensazione che fosse poco convinta. Abbiamo delle dimensioni tali per cui altre città non possono che invidiarci. In 5 minuti possiamo essere al ricetto di Candelo, che è qualcosa di straordinario, come possiamo essere al santuario di Oropa, piuttosto che in mezzo alla natura. Quello che deve accadere è che Biella deve tornare a fare un po' da traino per il territorio. Sarebbe miope immaginare di promuovere la città senza contemporaneamente le 1000 altre cose che abbiamo da offrire.

Incentivi per la natalità, per il commercio, Biella ha qualcosa nel cassetto?

In termini economici per le famiglie è un po' difficile, in termini di servizi sì. Un comune della nostra dimensione rischia di non poter dare qualcosa di significativo per esempio in termini di bonus, mentre per esempio per andare incontro alle famiglie c'è il prolungamento dell'orario dei nidi. Per il commercio se aiuti un negozio in un quartiere, o chi apre un'attività, non è corretto non aiutarne un altro. Piuttosto ha senso ridurre la Tari magari per gli esercizi commerciali.

Giovani, cosa offre a loro Biella?

Stiamo cercando di aumentare l'offerta sia ludica che culturale. L'assessore Maiolatesi è molto attento a loro, sta organizzando eventi, ma vogliamo anche contemporaneamente incrementare l'offerta culturale perchè c'è richiesta in questo senso. Rispetto ad anni addietro ci sono pochi locali, ma immagino sia dovuto a un cambio a livello di tessuto sociale, delle esigenze per cui queste questa tipologia di offerte è venuta meno. Questo non significa che non possa nuovamente tornare.

s.zo.

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