CULTURA E SPETTACOLI - 09 settembre 2024, 07:40

Guerra, lavoro e parità: ricordare il passato per riflettere sul presente

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Guerra, lavoro e parità: ricordare il passato per riflettere sul presente - Foto di repertorio.

Guerra, lavoro e parità: ricordare il passato per riflettere sul presente - Foto di repertorio.

Nel mese di settembre, grazie a una collaborazione con il “Centro di Documentazione sindacale della Camera del Lavoro di Biella”, la compagnia Teatrando presenterà un nuovo spettacolo che ricorda un momento significativo della storia biellese: la firma del Patto della Montagna, di cui quest’anno si celebra l’80° anniversario. Una vicenda del passato che si aggancia all’attualità.

Intitolato “80 anni fa, la parità!” e scritto da Marcello Vaudano, il percorso teatrale si articola su quattro scene che coprono un arco temporale di un centinaio di anni e il cui fulcro è rappresentato proprio da quello storico documento, siglato tra industriali e lavoratori, sotto la protezione dei Partigiani. Tra i punti dell’accordo era prevista anche la parità salariale tra uomini e donne, qualcosa di mai visto prima e tema caldo ancora oggi.

I CONTENUTI

Nella prima scena, ambientata a Crocemosso nel 1924, si evocano gli anni del Fascismo, con le azioni violente contro le Case del Popolo, le amministrazioni comunali e le sedi sindacali. Un maestro di scuola di fede socialista, deluso e disilluso, suggerisce all’ex allievo di lasciare il paese con la moglie e riparare all’estero.

Protagonisti della seconda scena, ambientata a Coggiola nel 1944, sono quattro operai. Tra preoccupazioni e pensieri per figli o fratelli deportati, internati o in montagna con i Partigiani, tutti commentano qualcosa che è nell’aria: un accordo tra operai e industriali.

La terza scena è ambientata al Quadretto nel 1945. Tre imprenditori e tre rappresentanti degli operai s’incontrano, con la protezione del “Comitato di Liberazione Nazionale”, per un’ultima lettura dei punti salienti del contratto e per apporre le loro firme. Il testo che si sta per sottoscrivere sarà valido per tutto il territorio biellese, per industriali, operai e operaie di tutti i comparti tessili, dai cappellifici ai lanifici, dai cotonifici ai maglifici. Oltre alla presa di distanza dalla “Repubblica Sociale Italiana”, i firmatari sottoscrivono: aumenti salariali, adeguati ai rincari dei generi alimentari, per tutte le fasce di età dei lavoratori; uniformità di paghe per le varie mansioni; annullamento di quasi tutte le differenze di paga tra uomini e donne.

L’ultima scena si svolge ai giorni nostri e propone un confronto tra due operaie, diverse per età e provenienza, da cui emerge come, nell’arco di quarant’anni, il lavoro in fabbrica sia diventato precario e sottopagato. Una riflessione che racconta anche di pari opportunità più teoriche che reali e della perdita di diritti che sembravano acquisiti.

DOVE E QUANDO

L’intero spettacolo sarà proposto a settembre, in quattro repliche, in altrettante date e località particolarmente significative per la vicenda storica.

Sabato 14 nel Parco Comunale e all’interno del Municipio a Coggiola, dove il 13 settembre del 1944 fu sottoscritto il primo degli accordi.

Domenica 15 lo spettacolo inizierà a Veglio al Lanificio Picco, dove saranno proposte le prime due scene, e si concluderà a Selve Marcone in località Quadretto, dove sono previste le altre due. Il pubblico dovrà trasferirsi da un posto all’altro (una quindicina di minuti in auto) con mezzi propri. Una piccola difficoltà per i partecipanti che potranno però assistere alla rappresentazione toccando due luoghi simbolo della vicenda: al Lanificio Picco si svolse il primo sciopero delle tessitrici, mentre la località Quadretto, nel marzo 1945, fece da sfondo alla firma del patto, dopo mesi di trattative e pre-accordi clandestini.

Sabato 21 a Mongrando, nella zona della Chiesa di San Lorenzo.

Domenica 22 a Biella, tra i Giardini Zumaglini e la Camera del Lavoro.

Ciascuna delle repliche sarà proposta con ingresso a gruppi ogni 20 minuti dalle 16.00 alle 17.00.

L’ingresso è libero, ma si suggerisce la prenotazione.

C.S. Teatrando, G. Ch.

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