Quando ho deciso di fare questo lavoro avevo un progetto in mente: la“ terapia globale”. Dopo 25 anni mi impegno tutti i giorni osservando e valutando le persone nella sua globalità, per capire la "causa" scatenante di dolori articolari, perdita di funzionalità del corpo nel tessuto strutturale, muscolo scheletrico, circolatorio o respiratorio.
Dopo questa premessa, il mio obiettivo principale è quello di restituire libertà al corpo o di individuare problematiche nascoste attraverso test statici e dinamici e spesso interagendo con altri professionisti, per intervenire sul canale uditivo, visivo, dentale, viscerale, respiratorio, podologico al fine di restituire dove possibile la libertà del corpo, poiché come spesso ricordo: "il movimento è vita".
Migliore è la qualità del movimento nella sua ampiezza fisiologica, maggiore sarà la vitalità e il recupero naturale del corpo. La qualità del movimento influenza inoltre l'espulsione di tossine e cataboliti, nonché la rigenerazione degli organi interni vitali imputati al contrasto di infezioni e malattie, poiché ogni ristagno conduce in modo nocivo a sofferenza invecchiamento o morte delle cellule. Ma tutto ha inizio da un miracolo, quello della vita, che richiede la massima attenzione per un futuro più naturale possibile e che mi appassiona tantissimo:
La mamma e la gravidanza
Il mio ruolo fin dalla gravidanza è di aiutare un unico circuito vitale e di sviluppo che lega fino a fine dell'allattamento la fisiologia mamma-neonato, ridonando così alla mamma un ritorno graduale ai propri stili di vita, e livelli ormonali e una più corretta crescita al neonato, bambino, adolescente, adulto, ponendo attenzione a una corretta suzione al seno durante allattamento sino agli impegni più esigenti di un fisico che crescendo necessiterà di attenzione per evitare futuri danni o lesioni causate da posture o traumi durante un percorso di crescita.
Tra i miei obiettivi, aiutare la mamma in gravidanza: è basilare, in quanto sono frequenti le insorgenze di dolori dovuti a lombosciatalgie, lombalgia, cervicalgia o nausea spesso significherà aiutare indirettamente il neonato. Basti pensare alle donne dal fisico minuto, con gravidanze plurigemellari. Ricordiamo che il primo potenziale trauma di un essere umano può essere il parto, che sarà sempre di tipo distrattivo e compressivo per il neonato e spesso distorsivo per la parte sacro cocigea e del bacino della mamma. E' sempre bene condurre questo aiuto terapeutico con un lavoro di rete che coinvolge spesso la figura dell'ostetrica, del pediatra e del ginecologo di fiducia, durante i mesi antecedenti e post partum.
Tale sinergia è ancora più importante qualora si manifestino anomalie anatomiche funzionali o strutturali, basta pensare a quelle linguali del neonato a causa di un frenulo corto spesso causa di una non ottimale suzione durante la fase di allattamento di non buona deglutizione, di una alterazione masticatoria e spesso causa di un alterata fonetica, spesso confuse con problemi cognitivi, in un anomalo modo di parlare nel bambino.
L'abile osteopata per me non è colui che cura unicamente con le proprie capacità manuali il paziente, ma è colui che con abile ed efficace metodologia valutativa ed invia a chi di dovere la persona allo specialista di competenza (ginecologo, oculista, dentista, gastroenterologo, pneumologo, posologia etc).
Prossimamente affronteremo tanti altri argomenti che riguardano la salute, i giovani, gli anziani e gli sportivi, e se avete delle problematiche non esitate a contattarmi www.globalmanualtherapy.it