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Newsbiella Young | 08 agosto 2024, 06:50

Dal Biellese alla Norvegia: Francesco all'avventura per l'evento internazionale Roverway FOTO

L'evento era alla sua settima edizione, vedrà la partecipazione di oltre 5.000 giovani da tutta Europa e oltre. Il tema di quest’anno è “North of the Ordinary”, un invito a vivere un’esperienza straordinaria, sia per il contesto naturale norvegese, con le sue montagne, i suoi fiordi e le sue vallate, sia per l’opportunità di confrontarsi con culture diverse.

Con il gruppo scout di Cossato e Trivero Francesco in Norvegia per l’evento internazionale Roverway FOTO

Con il gruppo scout di Cossato e Trivero Francesco in Norvegia per l’evento internazionale Roverway FOTO

Dal 22 luglio al 2 agosto, per una decina di giorni, Francesco Zin, scout diciottenne appartenente al gruppo di Cossato e Trivero ha partecipato a un raduno scout in Norvegia promosso dall’ Organizzazione Mondiale del Movimento Scout. A Stevanger, infatti, si sono dati appuntamento 5000 scout di 38 nazionalità in occasione del Roverway, l’evento europeo a cadenza quadriennale dedicato alla fascia 16-22 anni, tornato dopo la pandemia, il cui motto quest'anno era “North of the Ordinary”.

“Eravamo tantissimi ragazzi da tutto il mondo - racconta Francesco - di cui circa 300 ragazzi italiani provenienti da tutte le regioni. Dal biellese sono arrivati anche 2 ragazzi che ci hanno raggiunto qualche giorno dopo con altri provenienti da Lombardia, Veneto, Emilia, oltre che da Africa e Medio Oriente, che hanno replicato la celebre «Freccia Rossa della bontà», la traversata dell'Europa in moto organizzata da don Andrea Ghetti (Baden) nel 1949.”

I ragazzi che hanno partecipato a questa iniziativa avevano dai 16 ai 22 anni, gli italiani erano quasi esclusivamente maggiorenni.

Il campo è stato strutturato in 2 parti: campo mobile e campo fisso, durante gli ultimi 5 giorni di permanenza.

I partecipanti inizialmente sono stati suddivisi in gruppi che si trovavano in luoghi diversi, il gruppo di Francesco, ad esempio, era in una scuola per fare delle attività che hanno promosso l’interculturalità tra le persone dei vari paesi, e anche questioni di salvaguardia dell’ambiente ed ecologia. “Per comunicare tra noi parlavamo in inglese – racconta Francesco – ma chi sapeva anche altre lingue era facilitato.”

Negli ultimi cinque giorni, nel campo fisso si sono riuniti tutti i partecipanti e sono state organizzate attività che hanno promosso l’interculturalità. Il momento più bello per Francesco è stato in questi giorni: “Nella giornata internazionale c'era uno stand che rappresentava ogni Stato presente all'evento, il suo modo di fare scoutismo e la propria cultura – racconta lo scout - . Anche l’Italia ha realizzato uno stand nel quale ha presentato alcuni progetti, ed è stato bellissimo sia presentarsi che girare per gli stand degli altri paesi scoprendo sfaccettature delle diverse culture.”

Questa iniziativa ha un messaggio da lanciare, quello di uscire dall’ordinario e dagli schemi, viaggiando e incontrando persone provenienti da luoghi diversi mettendosi in gioco.

Aurora Rizzi

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