Il comune di Candelo aderisce da anni al progetto regionale per la lotta alle zanzare, che mette in atto strategie comunemente impiegate sul territorio nazionale e previste dalla normativa regionale (LR 75/95) che vede nella prevenzione e nel mezzo biologico il punto chiave del controllo a questi fastidiosi insetti.
Lo studio del territorio finora condotto, ha fatto rilevare la presenza di una ventina di siti di infestazione naturali nell'ambito del territorio comunale di Candelo, prevalentemente rappresentati da fossi e corsi d'acqua che durante la stagione vengono regolarmente sottoposti a trattamento mediante l'uso di un prodotto biologico, il Bacillus thiringiensis, un batterio di origine naturale estremamente selettivo per le larve di zanzara. Ciò garantisce il massimo rispetto per gli ambienti trattati senza effetti collaterali.
Spiega l'assessore Michele Ansermino: “Quest’anno siamo già al terzo turno di trattamento alle caditoie pubbliche - un numero variabile fra i 500 e gli 800 tombini presenti sull'intero territorio comunale, dove viene utilizzato un prodotto di sintesi per garantire l'efficacia all'interno di questi particolari siti che ospitano due specie tipicamente urbane, la zanzara comune e la zanzara tigre, entrambe potenziali vettori di arbovirosi. Altro strumento di lotta diretta sul territorio è rappresentato dai trattamenti di contrasto agli adulti, un tipo di trattamento che si effettua in aree particolarmente frequentate o presso aree particolarmente vulnerabili come ad esempio gli asili e le scuole.” La fattibilità di questi interventi è valutata dal Centro Operativo locale che ha l'obbligo di attenersi a disposizioni ben precise concordate con le ASL. Laddove non sia fattibile tener chiuse le aree per almeno 48 ore, non è possibile l'impiego di prodotti abbattenti (nel caso specifico piretroidi) e pertanto si ricorre a prodotti a base di estratti vegetali con effetto repellente, utilizzati di preferenza anche nei siti frequentati dai bambini.
Il sindaco, Paolo Gelone: “Parlare di lotta alle zanzare non è, come si può intuire, un fatto molto semplice, sia per le capacità di spostamento di questi insetti sia per le difficoltà che si incontrano nel coinvolgimento dei privati nella prevenzione. Il Comune sta facendo tutto quello che gli è possibile fare, nella massima serietà e con il supporto di personale tecnico specializzato riconosciuto a livello regionale, tenendo conto che l'opera di sensibilizzazione della cittadinanza è più complessa di quanto non ci si possa immaginare e richiede tempi che non coincidono con qualche stagione di adesione al progetto dovendo passare attraverso una vera e propria operazione di educazione sanitaria.”
Sottolinea infine la capogruppo di maggioranza, Erika Vallera: “Serve sensibilizzazione anche in capo ai privati poiché la presenza di contenitori d'acqua che diventano ambienti privilegiati e focolai per l'ovideposizione e lo sviluppo larvale delle zanzare può vanificare gran parte dell'operato delle squadre di disinfestazione. Per questa ragione si sta effettuando una campagna di informazione e sensibilizzazione, come avvenuto ad esempio nell’occasione della giornata del riuso del mese di luglio. Va purtroppo anche ricordato che è difficile pensare di contrastare efficacemente il fenomeno senza i trattamenti nelle aree risicole che, come evidenziato anche da IPLA, non sono oggetto di trattamento da diversi anni.”
L'abbondante presenza di insetti in alcuni momenti della stagione più calda è infatti attribuibile anche alle specie di tipo alluvionale che da luoghi lontani svariati chilometri, possono giungere nei centri abitati biellesi, territorio che subisce il mancato trattamento delle aree risicole dove queste specie si moltiplicano in abbondanza e dove attualmente non è possibile effettuare nessun tipo di controllo. Intanto per il weekend è previsto un ulteriore intervento in paese per il contrasto alla diffusione delle zanzare adulte, dopo quelli già effettuati a fine luglio presso piazza Castello, l'area di via XXV Aprile e del Parco dell'Albero d'oro. Anche in questo caso il trattamento sarà effettuato con l'uso di atomizzatori atossici a base di estratti vegetali.