Vi presentiamo oggi un disegno acquerellato del 1867 conservato nel fondo Lanificio Maurizio Sella: un estratto di mappa che indica la presa sul torrente Cervo e la roggia che forniva l’energia idraulica per dare movimento ai macchinari.
Il Cervo nasce sul versante biellese delle Alpi e, grazie al suo impetuoso corso, ha nei secoli alimentato ruote idrauliche, turbine, macchine a vapore, per fornire energia a tante lavorazioni. Sulle sue sponde sono sorti mulini, ferriere, peste da canapa e da riso, cartiere e filatoi, documentati sin dal Medioevo.
Con la rivoluzione industriale molti imprenditori situarono le proprie fabbriche lungo le sue sponde, ricavando forza motrice per i macchinari. Come Rosazza Agostinetti & Ferrua (ora Tollegno 1900), Cappellificio Cervo, Lanificio Trombetta (ora sede della Fondazione Pistoletto Cittadellarte), Lanificio Boussu (poi Lanificio Pria e ora sede di tante realtà professionali e artistiche), Lanificio Cerruti.
Tra i primi vi fu Maurizio Sella (1784-1846), che alla ricerca di “salti d’acqua” lascia la Valle di Mosso e acquista a Biella il filatoio da seta del Santuario d’Oropa, in cui fonda il suo lanificio nel 1838, che sarà portato avanti da figli e nipoti fino agli anni Sessanta del Novecento.